Dopo l'inaugurazione del nuovo “Museo d'Arte Moderna Italo Bolano” che tanto successo ha riscosso al Forte Falcone, l'Assessorato alla Cultura del Comune di Portoferraio ha il piacere di presentare la nuova mostra “Dall'Isola all'Universale” che il maestro elbano inaugurerà sabato 15 luglio alle ore 18,30 nello spazio espositivo Telemaco Signorini.
La mostra è dedicata a Cosimo Primo, ideatore e costruttore di Portoferraio ed è un'anteprima di quella che Firenze dedicherà a Italo Bolano nel mese di ottobre, nella sala dell'Accademia delle Arti del Disegno che proprio Cosimo Primo fondò nel 1563 per i grandi artisti quali Michelangelo, Vasari ecc.
L'esposizione comprenderà le ultime opere di Italo Bolano, sempre più vigorose nel segno e ricche di colori puri. Il suo espressionismo è ora portato alle estreme conseguenze.
Sarà presentato anche un ritratto simbolico di Cosimo Primo e verrà esposta una gigantografia di un monumento in acciaio e vetro dallas, sempre dedicato a Cosimo Primo che sarà collocato nel portico dell'Accademia in piazza San Marco in occasione della mostra di ottobre, che avrà per titolo “Universo Isole”.
Presenterà l'esposizione il critico letterario Emerico Giachery che ha scritto: “Il soggiorno di Paul Klee all’Elba, nel lontano 1926, sembra un presagio e insieme un implicito invito ad aprire finalmente al respiro della pittura moderna l’isola, a lungo attestata in una stanca tradizione post-macchiaiola. Alcune frasi del diario di Klee, “divento colore” e “io e il colore siamo una cosa sola”, ci conducono direttamente a Italo Bolano, che in questa mostra ci avvolge e ci conquista con l’impeto generoso della sua pittura. Questa rassegna attraversa un sessantennio di appassionate esperienze artistiche, sino a recenti approdi di grande intensità pittorica ed esistenziale. Il ciclo del Cristo, intriso di partecipe sofferenza creaturale; poi il ciclo napoleonico, in cui l’artista riesce genialmente a far emergere suggestive evocazioni figurative entro un denso contesto informale che le alimenta. Squisite immagini affiorano come momenti musicali nel dialogo del pittore con la poesia del grande Mario Luzi. Nel ciclo della donna-isola, apoteosi della linea curva, ecco venire allo scoperto l’archetipo dell’isola. Forse proprio per aver nutrito occhi ed anima di cieli aperti e orizzonti marini questo pittore isolano ci ha donato i più emozionanti azzurri di tutta la pittura del Novecento.“
La mostra sarà visitabile fino al 30 luglio.