L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860)
Il 27 agosto 1859 al punto 7 dell’ordine del giorno dell’adunanza della Magistratura Comunitativa (consiglio comunale)di Portoferraio troviamo scritto:
“7. Stanziarono a favore del Sig dott Fabio Squarci, Gonfaloniere, dott Giorgio Manganaro e dott Milziade Lorenzini la somma di zecchini dieci per ciascuno per rimborso di spese incontrate nella circostanza di essersi recati a Firenze per informare il Governo del fatto avvenuto il 24 maggio ultimo perduto, non rendente il sig. Gonfaloniere.
Il Gonfaloniere
F. Squarci”
(Comunità di Portoferraio. Protocollo delle deliberazioni dal dì 28 agosto 1858 al dì 2 settembre 1859. Per il cancelliere. Anno 1859. Carta 235- 236.Archivio storico comune Portoferraio)
Cosa era accaduto il 24 maggio 1859 a Portoferraio?
Lo si apprende dall’adunanza magistrale del 25 maggio 1859:
“1. Fatto presente dal Sig Gonfaloniere che al seguito del deplorabile avvenimento del giorno di ieri andante fra alcuni gendarmi e vari Marinari Livornesi per cui alcuni pacifici cittadini rimasero feriti per essersi intromessi a separare i contendenti;ed al seguto ancora delle notizie raccolte che
portano a ritenere che la Gendarmeria da vario tempo cercava di provocare questa pacifica popolazione al disordine,nella veduta di far presente al Superiore Governo la vera indole del fatto ed i pericoli che sovrastano a questi abitanti se non vengono adottate delle misure efficaci.
Propone di inviare una Deputazione a Firenze composta dai Sig.ri
Dott Fabio Squarci Gonfaloniere
Dott Giorgio Manganaro Priore
Dott Aristide Lorenzini Consigliere
E girato il partito portò voti favorevoli dodici contrari nessuno.
F. Squarci”
(Comunità di Portoferraio.Protocollo delle deliberazioni dal dì 28 agosto 1859 al dì 2 settembre 1859. Per il cancelliere anno 185. Carta 195. Archivio storico comune Portoferraio)
E’ davvero enigmatico questo episodio.
Perché la gendarmeria di Portoferraio il giorno 24 maggio 1859 cerca di provocare la pacifica popolazione al disordine?
Una ipotesi è quella che tra i gendarmi vi fossero elementi ostili al nuovo corso politico dello stato granducale di Toscana iniziato pochi giorni prima con il governo provvisorio, il 27 aprile 1859, governo che è subentrato ad amministrare il paese dopo che il granduca è fuggito.
Marcello Camici