Lunedì 11 dicembre, presso la Biblioteca Comunale di Campo nell'Elba, Gloria Peria ha incontrato il gruppo di lettura Campochelegge, per un momento della rassegna “Scrittori che raccontano Scrittori”.
L'archivista e scrittrice ha fatto rivivere la memoria di un poeta elbano quasi dimenticato: Giulio Caprilli (1928-1960) del quale restano solo alcuni scritti e testimonianze, curati da Manrico Murzi nel libro “Questo mare non finirà di urlare” (edizioni Liberodiscrivere).
Giulio Caprilli fu personaggio originale e poliedrico, sensibile e tormentato, morto a trent'anni, ma pieno di vita e di sogni. Fu amico del pittore Iginio Gonni (Gonich), che incontrava all'osteria Libertaria di Portoferraio, dove si discuteva di politica, arte e ideali (tra i quali quello di costituire una “repubblica” delle isole dell'arcipelago...).
I pochi scritti che ha lasciato rivelano un poeta attualissimo, dal linguaggio nitido ed evocativo, a tutto diritto ascrivibile alle migliori espressioni della poesia contemporanea. Parole in versi e in prosa poetica, che rimandano a suggestioni mediterranee, richiamando Kavafis e Quasimodo (ecco un suo frammento: Lo sa solo il tonno/impazzito nei giorni di mattanza/quanta risata di saraceno/c'è in tutto il sole di giugno/che batte sulla rotta di Levante). Una riscoperta appassionante e preziosa, sicuramente da approfondire.
G.B. Gruppo di Lettura Campochelegge