L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860)
Il 3 ottobre 1859, il governatore militare e civile di Livorno,Biscossi, scrive a quello dell’Elba, Niccolini:
“Governo Civile e Militare di Livorno
Al Sig, Cav Colonnello
Governatore dell’Elba
Portoferraio
Ill,mo Signore
Voglia darsi cura che senza veruna dilazione lo Stemma di S.M. il Re Eletto sia posto su tutti gli stabili ove sono situati Uffici Pubblici ed ancora sulla carta che si va sui medesimi.
Tanto comunico a VS Ill.ma in ordine ad un dispaccio del Ministero dell’Interno del giorno decorso e perché voglia immediatamente informarsi per quanto Le spetta ai detti ossequiati comandi e colla dovuta considerazione mi confermo
Lì 3 ottobre 1859
Il Governatore
Annibaldi Biscossi”
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba 1859-1860.Doc 101-260.Carta 260.Archivio storico comune Portoferraio)
Il governatore dell’Elba si adegua immediatamente “ai detti ossequiati comandi” .
Il giorno dopo, 4 ottobre 1859, invia lettera al direttore del genio:
“All’Uffiziale Direttore di Genio
Il Ministero dell’Interno con venerato Dispaccio del 2 corrente ha ordinato che senza veruna dilazione lo stemma di S.M. il Re eletto sia posto su tutti gli stabili ove sono situati Uffici Pubblici.
Invito per conseguenza VS Ill.ma a voler dare le disposizioni perché il venerato Stemma venga innalzato sulla Porta di questa Residenza Governativa e su tutti gli stabili Militari dove risiedono Uffizi.
Ed in attesa di vedere prontamente eseguitigli ossequiati comandi del Ministero prelodato.
Mi confermo
Di VS Ill.ma
Il Governatore
Niccolini”
(idem come sopra)
L’uffiziale direttore del genio non perde tempo ad attivarsi per far eseguire gli ordini del governatore.
Il 5 ottobre 1859 Del Bono dal municipio di Rio così scrive al governatore:
“Sig. Cav. Colonnello
Governatore Militare e Civile dell’Elba
Portoferraio
Ill.mo Signore
Immediatamente dopo il ricevimento della Circolare di VS Ill.ma di 4 andante ho provveduto allo stemma di S.M. il Re Eletto da apporsi sopra la porta dell’Uffizio con una stampa del medesimo riportata sopra una tavoletta non avendo qui artisti che potessero disegnarlo a mano come si conveniva. Frattanto vado a scrivere alla Direzione di Sanità Marittima di Livorno per ottenere dalla medesima lo stemma anzidetto e la carta munita di questo stemma a forma della disposizione del Ministero dell’Interno del 2 andante mentre ho l’onore di dichiararmi col più profondo ossequio e colla più distinta stima
Di VS Ill.ma
Municipio di Rio lì 5 ottobre 1859
Dev.mo Obbl. Servitore
Del Bono“
(idem come sopra)
Il 6 ottobre 1859, il sottotenente Pisani così scrive da Campo al governatore dell’Elba:
“Al Sig. Governatore
Civile e Militare dell’Elba
Portoferraio
Ill.mo Signore
Quantunque sia mio ardente desiderio di adempiere ai venerati ordini contenuti nella Sua di officio de 4 stante, di porre cioè immediatamente sulla porta di questo Uffizio di Sanità lo Stemma di SM Vittorio Emanuele II Re Eletto, pur nondimeno mi trovo nella dura condizione di non poter dar sfogo a tali ordini atteso che in questa località non vi sono artefici atti a tale scopo: per cui prego VS Ill.ma a volersi degnare di abbassare i suoi ordini a chi crede opportuno onde tale venerato Stemma sia eseguito in codesta Città; e tosto che sarà in pronto darmene avviso perché possa incaricare persona che si presenti a riceverlo.
Ciò in replica alla pregiatissima sua accennata Lettera, frattanto con ossequio ho l’onore
Di VS Ill.ma
Campo lì 6 ottobre 1859
Dev.mo Obbl.mo Servitore
Pisani. Sottotenente”
(idem come sopra)
Il carteggio è interessante perché individua il periodo preciso in cui all’Elba “su tutti gli stabili ove sono situati Uffici Pubblici” inizia a sventolare lo stemma di S.M. il re eletto.
Marcello Camici