L’ALBA DELL’UNITA’ ALL’ELBA (1859-1860)
Nell’ottobre del 1859 il governatore dell’Elba Niccolini scrive al cancelliere ministro del censo in Portoferraio e allega alla lettera una copia della circolare del governo toscano a lui pervenuta dal governatore di Livorno per far vedere “con quanto interesse il Governo della Toscana ricerchi il concorso di tutte le Autorità costituite onde le prossime elezioni Comunali abbiano effetto nel giorno della legge determinato, sieno adoprati tutti i mezzi legittimi perché riescano numerose e venga rispettata la libertà del voto col prevenire e reprimeremo ogni broglio e raggiro con cui per avventura dassero luogo”.
La copia della circolare allegata porta la data del 4 ottobre 1859 e la firma è di Bettino Ricasoli.
Le rappresentanze comunali scelte con metodo dell’elezione che va a sostituire quello dell’imborsazione sono state volute fortemente da Ricasoli.
La circolare è molto interessante perché lo statista esprime considerazioni su queste prime elezioni comunali al governatore di Livorno
Scrive il Ricasoli:
"Eccellenza
Le elezioni comunali che avranno luogo il dì 30 del cadente mese come interessano moltamente il Paese, così debbono richiamare tutte le sollecitudini della Autorità amministrative .Sarà cura pertanto della E.V. di eccitare i Gonfalonieri e i Ministro del Censo a compiere nei termini stabiliti tutte le operazioni elettorali, tanto che non vi sia Comune nel Suo Compartimento ,che non si trovi in grado di procedere alla votazione nella domenica ultima (30) del mese corrente. Il Governo ha ogni buona ragione di augurarsi numeroso il concorso degli elettori i quali riassumendo il diritto di nominare gli amministratori del Comune daranno nuovo argomento di ben comprendere quelle libertà che furono loro tolte (1) quando appunto se ne cominciarono a vedere gli utili effetti.
Ciò non pertanto sarà opportuno che tutte le facilitazioni che la Legge concede al comodo degli Elettori siano poste in atto in tutti quei comuni nei quali ne sia riconosciuto il bisogno; e tutti i modi di pubblicità vengano adoperati affinchè le popolazioni anche le più diverse dai Capi luoghi Comunali, non possano allegare ignoranza di alcuna cosa che alle elezioni si riferisca.
Spetterà poi alle Autorità locali il vigilare a che sia rispettata la libertà del voto ed ove si notassero brogli e raggiri colpevoli ad iniziare le procedure criminali affinchè i rei abbiano la pena sancita dalla Legge….
B. RICASOLI
Lì 4 ottobre 1859”
(Ministeriali di diversi dipartimenti del 1859. C158.Archivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici
1) Si fa riferimento al regolamento del 28 novembre 1853 che fu soppresso
In questa prima parte della circolare, Ricasoli, presidente del governo toscano e ministro dell’interno, evidenzia tutta la sua ferma convinzione che gli elettori hanno il diritto di nominare gli amministratori, che è necessario facilitare gli elettori nell’adempimento di questo diritto, che tutti i modi di pubblicità vengano
usati al fine di evitare ignoranza sull’argomento da parte degli elettori,che le autorità locali debbono vigilare affinchè la libertà del voto sia garantita evitando brogli elettorali.Sono le prime elezioni comunali. Se si tiene conto di questo, rifulge la personalità di statista di Bettino Ricasoli.