Pietro Gori, all’anagrafe Ernesto Antonio Pietro Giuseppe Cesare Augusto Gori, nacque a Messina il 14.08.1865. Giornalista, Avvocato, poeta, scrittore e compositore morì a Portoferraio l’8 gennaio 1911. A lui si devono alcune delle più belle canzoni del movimento operaio ed anarchico italiano come “ Addio Lugano Bella”, “L’inno dei lavoratori del mare” e “L’inno del Primo Maggio”. Il cosiddetto “anarchico gentile” ebbe una vita assai avventurosa. Più volte arrestato per le proprie idee libertarie trascorse parte della vita in esilio rifugiandosi tra l’altro a Lugano, Londra e a New York. Primeggiava per la propria intelligenza in ogni attività. Quale avvocato, ad esempio, svolse l’attività professionale a Milano presso lo studio di Filippo Turati, uno dei più noti e apprezzati della città. Si tratta quindi di una delle principali figure della storia italiana ed elbana, di uno dei più noti personaggi storici del movimento operaio in generale e di quello anarchico in particolare. Su Wikipedia si legge che “la città di Portoferraio gli ha dedicato la Piazza principale del Paese, dove ha sede il Municipio”.
Evidentemente la giunta di Portoferraio non ama molto le enciclopedie, neppure quelle on-line. Quello che colpisce e offende nella decisione dell’amministrazione comunale di Portoferraio di cancellare l’intitolazione della Piazza a Pietro Gori al fine di dedicarla alla controversa figura dell’ex Sindaco Dott. Ageno, è proprio la palese negazione di ogni ragionamento storico con la pervicace volontà di piegare strumentalmente la memoria del Paese ad un recente e sotto molti aspetti discutibile passato.
Non è quindi solo la indiscutibile sproporzione nella rilevanza dei personaggi interessati dalla vicenda ad essere evidente, quanto il prepotente arbitrio di ricostruire la storia a proprio uso e consumo, senza alcun serio ragionamento critico ma a semplici fini propagandistici, autocelebrativi ed autoassoluzionistici. Non vogliamo rammentare in questa sede le vicende connesse alla amministrazione comunale che fu guidata dal Dott. Ageno, ma resta il fatto che fu una delle giunte comunali più contestate dai cittadini e che brillò sicuramente per inefficienza e carenza di realizzazioni positive. Prima di procedere ad intitolazioni di piazze o simili occorrerebbe quindi un minimo di ricostruzione storica condivisa. Proprio quella ricostruzione storica condivisa che riconosce, invece, a Pietro Gori, il ruolo di personaggio storico da tutti apprezzato e riferimento per la memoria collettiva degli elbani.
Rammentando che spesso Pietro Gori veniva arrestato dalla Polizia in via preventiva nei giorni precedenti al Primo Maggio, festa del lavoro, allora vietata, della quale lo scrittore e poeta era fervente sostenitore, proponiamo proprio per il Primo Maggio, di organizzare un evento con la partecipazione di tutti i cittadini democratici per protestare contro la scelta scellerata dell’amministrazione comunale.
Siamo certi che prima o poi la Piazza municipale di Portoferraio tornerà alla originaria intitolazione e che il tentativo di riscrivere la storia con lo sguardo corto della propaganda politica avrà breve durata.
"Potere al Popolo" Isola d'Elba