L’aspetto principale della dottrina anarchica è l’importanza assegnata alla libertà dell’individuo, alla possibilità di scegliere o rifiutare: in una parola di autodeterminarsi.
In termini generali mira alla costruzione di una società in cui non esistono rapporti tra gli individui mediati dal principio d’autorità (politica, partitica, sindacale, religiosa, morale, familiare, militare).
Scrisse l’anarchico francese Sebastian Faure “chiunque neghi l’autorità e combatte contro di essa è un anarchico”.
Gli anarchici mirano alla costruzione di un nuovo ordine sociale fondato sul libero accordo tra gli individui costruito dunque dal basso e non imposto dall’alto. Scrisse Proudhon ”l’anarchia è l’ordine senza il potere” dove la libertà è presupposto imprescindibile.
Pietro Gori è stato un importante personaggio di questa dottrina di pensiero.
Morì a Portoferraio nel 1911 essendo affetto da tubercolosi malattia che si sviluppa e colpisce in particolare chi ha ridotte difese immunitarie per una vita condotta in cattive condizioni igieniche e in stato di malnutrizione.
Sono favorevole che Portoferraio ricordi il sindaco Ageno.
L’ho conosciuto nella veste di sindaco quando fui da lui nominato consigliere nel consiglio d’amministrazione di AMNUP (Azienda municipale nettezza urbana Portoferraio).
Poi l’ho conosciuto come presidente, primo presidente eletto dal consiglio di amministrazione di ESA (elbana servizi ambientali) la società nata da AMNUP.
Sono favorevole che Portoferraio ricordi il sindaco Ageno.
Lo dissi con un articolo comparso su tenews col titolo “Portoferraio ricordi Ageno vittima dell’ odiopolitico” nel gennaio del 2014.
Non penso che tutti coloro che credono nella dottrina di pensiero anarchica, dottrina che con poche parole ho cercato di esporre, si sentano offesi dal progetto della giunta comunale presieduta da Ferrari in quanto il pensiero di Gori è nei loro cuori indipendentemente dall’intitolazione di una piazza o di una via.
Marcello Camici