ElbaBook Festival 2018 ospita la terza edizione del Premio “Lorenzo Claris Appiani” per la traduzione letteraria. Il premio, intitolato al giovane avvocato di origini elbane ucciso nel 2015 al Palazzo di Giustizia di Milano, verrà assegnato quest’anno a un traduttore o una traduttrice per la resa in italiano di un’opera della letteratura cinese. Presiede il comitato tecnico-scientifico, composto da tre membri dell’Università per Stranieri di Siena e due membri designati dal direttivo della manifestazione, la docente Lucinda Spera, coadiuvata dalle colleghe Liana Tronci e Anna Di Toro, quest’ultima docente di Lingua e letteratura della Cina.
«Il panorama della letteratura cinese in Italia, sebbene si sia andato arricchendo negli ultimi anni grazie al lavoro di traduttori, esperti di letteratura cinese e di alcune case editrici particolarmente sensibili, mostra ancora molte lacune – argomenta la Di Toro – Mancano infatti traduzioni italiane di opere centrali della letteratura cinese della tradizione classica, in lingua letteraria o in lingua volgare, mentre importanti autori del Novecento sono tradotti pochissimo, e raramente si propongono ristampe di traduzioni esistenti. Se appare più ricca la proposta di autori contemporanei, in generale la letteratura cinese ha pochissimo spazio sugli scaffali delle nostre librerie. Le motivazioni di tale scarsa visibilità sono complesse e molteplici, e ci auguriamo che questa edizione del premio possa essere anche un momento di riflessione su questa difficoltà ricettiva. Ma in questa situazione, le case editrici indipendenti senza dubbio compiono uno sforzo notevole nel cercare di promuovere traduzioni di opere significative e di alto valore che non troverebbero spazio nei cataloghi dei grandi editori, spesso troppo preoccupati di seguire le tendenze del mercato».
Dopo aver accolto esperti di lingua araba e russa, da martedì 17 a venerdì 20 luglio il Comune di Rio si aprirà a una lingua che, sebbene sempre più presente nel nostro quotidiano e nelle nostre scuole, conserva il fascino antico di caratteri sconosciuti e non intelligibili agli occhi dei più.
«Grazie alle pubblicazioni degli editori indipendenti e alla presenza di traduttori e docenti universitari – aggiunge Roberta Bergamaschi, curatrice del concorso – il festival si propone di discutere di letteratura della Cina in un contesto privo di pregiudizi e luoghi comuni, lontano dai riflettori che troppo spesso mettono in luce solo la dimensione globalizzata di una Cina protagonista delle vicende politiche e dello sviluppo economico internazionale». Le case editrici e i traduttori interessati dovranno presentare l’iscrizione, insieme all’opera candidata, entro il prossimo 31 marzo. I finalisti potranno partecipare alla premiazione e saranno ospiti del festival, mentre i due vincitori, oltre al riconoscimento in denaro, riceveranno un orologio firmato da Locman, un’eccellenza dell’orologeria italiana nata proprio sull’Isola d’Elba.
Per consultare il bando e scaricare la richiesta di partecipazione si può fare riferimento al sito www.elbabookfestival.com oppure seguire la pagina Facebook: www.facebook.com/Elbabookfestival.