Si chiamano Luigi Murzi, 100 anni tondi (nella foto con il Sindaco Gabriella Allori), e Aniello Mattera anni 93, di Marciana Marina e Gastone Rodolfo Guelfi, 90 anni, del Cavo.
Sono stati premiati, con diploma e medaglia ricordo, nel fine settimana appena trascorso, dalla Sezione Combattenti e Reduci di Livorno che, con i suoi 4 mila iscritti dà l'idea, dopo generazioni, del sacrifico dell'Italia popolare che ci ha portato alla Repubblica Democratica.
Una Sezione organizzata che, assieme a quella di San Pietro in Palazzi (Cecina), ogni anno si muove in tour per premiare appunto gli ultranovantenni e i centenari ex combattenti della provincia, la cui storia, a volte passata anche attraverso i campi di concentramento, andrebbe maggiormente raccontata; storie come quella del Vicepresidente la Sezione di Livorno, Santo Santino, 96 anni, 'marinaio radiotelegrafista siciliano, livornese d'adozione' e partigiano combattente sul Monte Grappa, come intitola il libretto sulla sua figura ristampato dal Comune di Livorno.
Il suo racconto, prima della cerimonia a San Piero davanti al monumento dei caduti, è vivido e ricco di particolari, dalla cattura l'8 settembre del 1943 che lo trova imbarcato a Durazzo sull'Arborea, fino all'entrata d'istinto nella Resistenza (Brigata Matteotti), a Venezia dove era stato portato e inquadrato negli alpini repubblicchini.
La cerimonia sanpierese è stata anche l'occasione, favorita dall'invito di Francesco Semeraro, responsabile della Sezione di Portoferraio, per l'incontro ufficiale tra il Presidente della rinata Sezione Elbana dell'ANPI, il giornalista Valberto Miliani (il cui nonno ferajese, il sarto Valeriano Valeriani, era compagno fraterno di Pietro Gori, ndr) e i dirigenti della Sezione Prov.le dei Combattenti e Reduci (tra i quali Giuseppe Giannetti, Giovanni Bitossi e Luigi Montauti).
CR