“Policromie” è la mostra inaugurata domenica sera alla Collegiata di San Sebastiano a Marciana, all’interno della rassegna “Marciana Borgo d’Arte".
Autrice dei quadri in esposizione fino al 30 luglio è Giuliana Perrini, comandante della Polizia Penitenziaria del carcere di Porto Azzurro.
Daniela Bianchi è curatrice dell’esposizione che ha come filo conduttore la natura, la rappresentazione cromatica del paesaggio puro, dove ancora non c’è l’intervento dell’uomo.
L’artista ama le composizioni caratterizzate da bagliori cromatici intensi e dinamici. “Vedo cose che i più, perché magari distratti non vedono – racconta - vado oltre e metabolizzo, immagazzino nella mia mente e poi quando arriva l’ispirazione li rappresento”.
Una passione, quella per l’arte, che accompagna Giuliana Perrini da sempre, complementare al suo ruolo all’interno della polizia penitenziaria. “Sono due aspetti che vivono in perfetta armonia – spiega - perchè dove ci sono le regole è opportuno che ci sia anche una nota di colore, una nota emotiva e dove c’è l’emotività che si esprime dipingendo, ci sono delle regole da seguire e che io mi impongo anche quando dipingo”.
Quindi i due mondi che sembrano così lontani l’uno dall’altro alla fine si compenetrano “in un equilibrio - spiega l’artista - che mi fa stare bene, perché io non potrei vivere senza la pittura, senza l’arte. Mi aiuta ad affrontare quella rigidità che fa parte del mio lavoro, a comprendere e lavorare meglio”.
Da oltre venti anni di dipinti di Giuliana Perrini vengono esposti in mostre collettive e personali, in esposizioni nazionali ed internazionali calamitando l’attenzione del pubblico e della critica.