L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860)
Il 16 novembre 1859 il governatore di Livorno, Biscosssi, scrive a quello dell’Elba, Niccolini:
“Governo civile e militare di Livorno
Ill.mo Signore,
Sig. Cav.Governatore dell’Elba
Portoferraio
Il Municipio di Torino si è fatto promotore di un Monumento Nazionale che aattesti la riconoscenza degli Italiani al Re Vittorio Emanuele valoroso e leale propugnatore dell’Indipendenza d’Italia.Colle circolari che rimetto a VS Ill.ma il Sindaco di Torino Cav. Notta si rivolge a tutti i Municipi del Regno e delle Province per averli cooperatori alla nobile impresa.
Il R. Ministero dell’Interno con Dispaccio del 15 Novembre stante mi commette di accompagnare queste circolari ai Gonfalonieri del mio Compartimento e senza raccomandare un’opera così patriottica che parla da sé stessa ad ogni cuore italiano, far loro intendere che i Municipi sono in facoltà di parteciparvi, volendo il Governo che sia a questo fine rimosso l’ostacolo che vi opporrebbero le Leggi vigenti.
Compio lieto un incarico ai Comuni della Toscana novella occasione per manifestare anche una volta i sensi di Nazionalità e d’Indipendenza dei quali in altre congiunture posero splendida prova, e per offrire al primo e magnanimo Propugnatore di esse il Nostro Re Eletto un nuovo istituto di ammirazione e di riconoscenza.
Invitando a far pervenire le accluse circolari ai Municipi del di Lei Circondario ho l’onore di segnarmi con distinto ossequio
Lì 16 novembre 1859
Il Governatore
Annibaldi Biscossi”
(Affari generali del governo dell’isola d’Elba anno 1859.Doc 401-494.Carta 440.Archivio storico comune Portoferraio)
Parteciparono all’opera patriottica di costruzione in Torino del monumento a l re eletto i comuni di Longone e Rio con lire italiane 84 e quello di Marciana con lire 100.
Questa la motivazione : “per concorrere alla spesa di un Monumento da erigersi a Torino a S.M.il Re Vittorio Emanuele conformemente al Programma del Municipio Torinese“
(idem come sopra. Lettera del governatore di Livorno a quello di Portoferraio del 17 febbraio 1860. Carta 440. Archivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici