L’ALBA DELL’UNITA D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860)
Il 13 gennaio 1860 il municipio di Portoferraio nel suo indirizzo rivolto a Bettino Ricasoli dopo avere enunciato i motivi per cui si schiera con lui, così continua:
“… il dì del Congresso europeo si avvicina e noi lo attendiamo con impazienza ma senza paura. Principi pentiti, servidorame senza padroni, pubblicisti estemporanei, politici faccendieri, cherici impauriti della civiltà che avanza, faranno lor posa ai danni d’Italia e non lasceranno intentato alcun mezzo per illudere e fuorviare il Congresso. Contro essi confidiamo nell’alta mente e nel cuore generoso di Napoleone III; nel valido e leale patrocinio del Re eletto Vittorio Emanuele; nel senno e nel patriottismo del conte Cavour; ma confidiamo e ci è caro confidare anche in Voi.
Continuate animoso a battere la via per cui vi metteste; - combattete l’errore di chi sogna costituzione di regni nuovi e di confederazioni le quali sarebbero austriache e papali piuttosto che italiane: - sventate le macchinazioni dei potenti: -svelate le menzogne dei cortigiani; - recidete le trame degli ambiziosi.
Se il Congresso (lo diciamo con Voi) commettesse un mostruoso abuso di forza, riprovato dall’opinione e dalla coscienza del mondo intero, osate ripetere le parole che indirizzaste all’Europa nel Memorandum del 14 di Novembre; - Attaccati tenteremo di respingere,quantunque costi di soccombere,la forza colla forza.
E dove venisse il dì del cimento, chiamateci, e non ci troverete indecisi né lenti.
E tutto ratificarono con partito di voti favorevoli 14, contrari 1.
Il Gonfaloniere Il Cancelliere
Eugenio Bigeschi A. Benelli“
(Protocollo delle deliberazioni dal dì 24 ottobre 1859 al dì 30 luglio 1860 per il cancelliere. Pg 86-91. Archivio storico comune Portoferraio)
In questa seconda parte il municipio di Portoferraio incita Bettino Ricasoli a continuare “animoso a battere la via“ in cui si è messo e cioè di essere contro chi sogna erroneamente una confederazione o regni nuovi degli stati dell’Italia centrale perché sarebbero sotto l’infleunza austriaca e papale: sventare le macchinazioni dei potenti, svelare le menzogne dei cortigiani e recidere le trame degli ambiziosi.
In sintesi il municipio di Portoferraio incita Ricasoli a non desistere contro i potentati d’Europa che vogliono una Italia divisa e sottomessa.
Marcello Camici