Quando il Prof. Alessandro Petri si è presentato ai colleghi in occasione del primo collegio docenti del Cerboni, un vento d’Oriente è spirato nell’Aula Magna, i presenti incuriositi hanno ascoltato una espressione giapponese: Haiku!
Isola d’Elba
“L’estasi e il mito
nell’eco di un abbraccio
tra cielo e mare”
(A. Petri)
Il Prof. Petri è un appassionato di poesia giapponese, vincitore nel 2000 del concorso Haiku nazionale, vanta alcuni suoi componimenti conservati al Museo degli Haiku di Tokyo.
La semplicità e la genuinità di questi componimenti poetici giapponesi, formati da tre versi, hanno ispirato anche gli studenti della 2A indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing del Cerboni. Con la prof.ssa Lara Biagini e sotto la guida sapiente del prof. Petri, hanno realizzato l'albero degli Haiku, al termine di un breve corso sui principi di base della filosofia Zen. I giovani studenti hanno messo per iscritto le loro emozioni, ispirandosi alle bellezze dell'Isola d'Elba. È fiorito così l'albero, con gli haiku scritti su delle tavolette dagli studenti, rigoglioso di pensieri positivi.
La finalità e la funzione di tale realizzazione è quella di trasmettere emozioni, suscitare un sorriso e magari illuminare con un raggio di sole una mattinata un po' spenta. È un invito per tutti a sorprendersi con semplicità e a scoprire che in ognuno di noi c'è un poeta.
“Lavora l’ape
profumo di ginestre
arriva dal mar” (B.M)
“Sorge il sole
un raggio mi accarezza
mi ha svegliato” (C.P.)
“In questo mare
le onde si infrangono
sulla mia isola” (A.M.)
“Sola sprigioni
odore del tuo mare
che mi avvolge” (G.S.)
“In alto mare
nasce un’emozione
pari all’amore” (M.E.)
“La via più chiara
verso l’universo e
attraverso la foresta” (R.S.)
“L’Elba è bella
soprattutto le spiagge
al calar del sole” (J.R.)
“Sdraiato nel prato
rivolto verso il cielo
solo la pace” (C.C.)
“Penso solo a te
ogni singolo giorno
stammi vicino” (F.G.)
“Un mare azzurro
poi solo il tuo ricordo
Isola d’Elba” (N.M.)
“Se pedalando
mi si aprono mondi
inesplorati” (J.B.)
“Il sole si posa
con delicatezza
sull’orizzonte” (S.G.)