A cento anni dalla morte, avvenuta a Parigi il 24 gennaio 1920 Amedeo Modigliani torna nella città natale, dove si era formato artisticamente studiando i macchiaioli; ci ritorna con l'esposizione “Modigliani e l’avventura di Montparnasse. Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre”, gli amici collezionisti che aiutarono l'artista nella sua avventura parigina.
Sarà possibile ammirare 14 dipinti e 12 disegni raramente esposti al pubblico (tra i quali i ritratti Fillette en Bleu del 1918, Chaïm Soutine del 1916, Elvire au col blanc dipinto tra il ’18 e il ’19 e, sempre del '19, Jeune fille rousse, ritratto della moglie Jeanne Hébuterne che decise di seguirlo il giorno dopo la sua morte).
Completano l'esposizione, oltre ai disegni un centinaio di altri capolavori di autori coevi della collezione Netter.
“Un appuntamento storico per Livorno al quale bisognava avere il coraggio di presentarsi- ha detto Simone Lenzi, Assessore alla cultura del Comune-, serve a dare il bentornato a Amedeo Modigliani, o meglio, a "Dedo", nella città in cui è nato e cresciuto. Ma serve anche a mettere fine a quel lungo fraintendimento, generato dai cascami di un romanticismo d'accatto e da leggende posticce, che ha distorto, fino a renderlo irriconoscibile, il profondo rapporto di filiazione fra Livorno e questo suo figlio che era destinato a diventare il pittore più straordinario del Novecento. Crediamo infatti che la città che era rimasta negli occhi e nel cuore di Modigliani fosse fatta di una luce precisa. Di alcuni scorci di strada, di amici di gioventù, di compagni di scuola. Di una specifica spiritualità ebraico-sefardita, di vividi ricordi familiari. Di tante cose che, a partire da questa mostra, andranno finalmente raccontate come parte di un'unica storia, per quanto ancora si riverbera nel presente”.
Mostra e catalogo a cura di Marc Restellini
Info: Museo della Città, piazza del Luogo Pio, Livorno
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www.mostramodigliani.livorno.it
