La nave lascia Piombino. Il profilo dell’Elba, illuminata dal sole dell’alba, è sempre più netto. A sud il mammellone della Penisola di Calamita. E’ la terra più antica dell’Elba. È un pezzetto della Pangea, il Supercontinente che 260 milioni di anni fa riuniva tutte le terre emerse del Globo. Qui inizia la Terra del Ferro che corre lungo costa passando da Terranera, Ortano, Rio, fino a Cavo. In secondo piano Portoferraio e la Terra di Mezzo, poi all’orizzonte il profilo del Monte Capanne, Marciana, l’Enfola, la sede del Parco Nazionale: la Terra del Granito.
L’Elba è stata definita un grandioso museo mineralogico all’aperto; un museo vivo e diffuso che narra una storia geologica che si perde negli incerti tempi del Paleozoico antico, e giunge fino a noi lasciandoci le testimonianze dei grandiosi fenomeni geodinamici e climatici, che hanno modellato i suoi monti e le sue valli, le sue scogliere e le sue piane, e in larga parte hanno condizionato i popolamenti animali e vegetali e la stessa storia antropica dell’Isola.
Un piccolo frammento del Pianeta in cui viviamo, le cui bellezze possono aiutarci ad amare la Madre Terra e così, a rispettare i suoi limiti, le sue fragilità e le sue regole di vita. Questa è la cronaca di una giornata passata all’ Elba, dove si narrano scampoli della sua Grande Storia, quella scritta nei suoi paesaggi, nei suoi minerali, nei suoi sassi, nella sua cultura. Una cronaca che si chiude negli scogli di Pomonte, nel lontano occidente dell’Elba, quando il sole scompare dietro i Monti della Corsica e i colori del melograno invadono il cielo.
Sala 1: LA TERRA DEL FERRO
Miniera di Calamita: Nella Penisola di Calamita, fino ad una quarantina di anni fa, sono state coltivate le mineralizzazioni ferrifere presenti a Punta Calamita, Ginevro e Sassi Neri. La Penisola è quasi completamente formata da un complesso di rocce metamorfiche (filladi, micascisti e anfiboliti) noto come: Complesso degli gneiss di Calamita. La loro età è incerta, ma sicuramente sono più vecchie di 330 milioni di anni (Carbonifero). Nella zona della Miniera di Calamita, sopra gli gneiss si trovano quarziti, marmi dolomitici e calcarei vecchi di 230-200 milioni di anni (Triassico - Giurassico). I corpi minerari giacciono fra gli gneiss ed i marmi. Il minerale di ferro è la magnetite con un caratteristico habitus lamellare (musketovite), associata a silicati di skarn, ilvaite, epidoto, hedenbergite, andradite), pirrotina e minori quantità di minerali cupriferi. Si ritiene che il giacimento abbia la sua origine primaria nelle fanghiglie di argille e idrossidi di ferro sedimentati sopra gli gneiss in ambienti lagunari-paludosi nel Triassico medio (230 Ma), trasformate in ematite - dal tipico habitus lamellare - dai successivi fenomeni di metamorfismo regionale, e quindi in magnetite lamellare, attorno a 6 milioni di anni fa, dal termometamorfismo causato dalla risalita e raffreddamento del batolite monzogranitico affiorante al Fosso del Mar dei Carpisi ad occidente di Porto Azzurro.
Capo Le Francesche- Olio su tela 82 x 127 cm. (2020)