C'era una volta una bambina che viveva con i suoi ge-nitori e sua nonna in una casetta vicino al mare. La bambina si chiamava Aurora e aveva 5 anni, i suoi genitori erano persone molto indaffarate ed ogni volta che andavano a lavorare, lei rimaneva con sua nonna.
Gli anni passavano e quella che era una bambina era ormai diventata una giovane ragazza.
Una sera, dopo aver cenato, Aurora era nel suo letto che aspettava la buona notte da sua mamma e suo papà, ma visto che non arrivavano, si alzò e andò da loro. Mentre scendeva giù per le scale, sentì che stavano parlando di sua nonna perciò si mise ad ascoltare con l'orecchio attaccato alla loro porta quello che dicevano. Dopo un po' che origliava rimase sconvolta perché seppe che i genitori le stavano nascondendo che la nonna era molto malata ed ogni giorno che passava continuava a peggiorare.
Aurora, per questo, andò piangendo in camera sua e nonostante il dolore dopo un po' si addormentò.
Durante la notte fece un sogno, in cui lei era sulla spiaggia che giocava con sua nonna e ad un certo punto la nonna le metteva intorno al collo una collana con un ciondolo a forma di corallo poi le prendeva la mano e le diceva:
“Aurora, tu sei l'unica che può aiutarmi”.
Aurora la guardava confusa, ma la nonna continuava:
“In fondo al mare c'è un corallo magico e te sei la sola che può andare a prenderlo, appena lo vedrai lo riconoscerai subito perché è della stessa forma del ciondolo che ti ho dato”.
Aurora, dopo un battito di ciglia, non riuscì più a vedere sua nonna, era come sparita, poi ripensò a quello che le aveva detto e decise di andare a cercare questo corallo ma si rese conto che era impossibile dato che non avrebbe potuto respirare sott'acqua, ma non si diede per vinta. Il sentimento per la nonna le dava il coraggio.
Con una mano strinse il corallo e cominciò a camminare verso il mare quando ad un tratto arrivò un'onda che la scaraventò sott'acqua.
Allora scoprì che il ciondolò aveva il potere di farla re-spirare sott'acqua! Sbalordita, Aurora, continuò il suo viaggio.
Dopo aver nuotato in lungo e in largo, finalmente vide il corallo, si avvicinò per prenderlo quando improvvisamente spuntò fuori uno squalo.
Aurora si mise a nuotare più veloce che poteva e, proprio sul punto di essere presa, vide che accanto a lei nuotava un delfino che le faceva come il segno di ag-grapparsi alla sua pinna, e così fece.
I due, ormai amici, seminarono lo squalo, Aurora riuscì a prendere il corallo e poi lo portò a sua nonna.
Era mattina e Aurora si svegliò, corse subito dai suoi genitori a chiedere come stava la nonna e con grande sollievo le dissero che si era ripresa, come per magia. Aurora andò di corsa in camera sua dove, commossa dalla felicità, la abbracciò.
Gabriela Macarie