Un giorno, in un paese lontano, dei bambini, che avevano all'incirca 8 anni, si trovarono dopo il lavoro a giocare in un bosco Erano stanchi, ma comunque felici di aver finito il lavoro di quella giornata. Davvero non ne potevano più di lavorare e allora Luca disse:
"Non è giusto, io ho il diritto di giocare, di riposarmi e di stare all'aria aperta".
"Non possiamo vivere come schiavi!", aggiunse Antonio.
Anche Lucia disse:
"Quanto vorrei staccare un po'!".
A quel punto Sofia esclamò:
"Come vorrei andare a scuola e imparare tante cose!".
Questi bambini avrebbero voluto che arrivasse un an-gelo o comunque qualcun altro ad aiutarli. Proprio allora scese un angelo dal cielo che li portò con sé sulle nuvole.
I bambini erano felicissimi ed allo stesso tempo sorpresi ed increduli: videro il cielo limpido e le nuvole candide. Capirono che i sogni potevano diventare realtà; si misero a saltare sulle nuvole, a giocare a nascondino, a rincorrersi ed a fare le capriole. Sembrava loro di vivere un'altra vita: niente preoccupazioni, niente lavoro, solo divertimento! Dopo un po' l'angelo li riportò sulla terra. Appena ebbero visto i loro genitori, questi comunicarono loro che a partire da allora, nella giornata, avrebbero avuto più tempo libero. Allora i bambini saltarono dalla gioia e si misero a gridare per la felicità. I piccoli sperarono anche che, grazie all' aiuto dell'angelo, si avverasse l'altro loro grande desiderio, quello di poter frequentare la scuola. Ma questo purtroppo non accadde. In quel paese passarono ancora molti anni prima che i bambini e le bambine potessero andare a scuola.
Marianna Miliani