"Le "invasioni digitali" sono una rete di eventi nazionali rivolti alla diffusione e valorizzazione del nostro patrimonio artistico-culturale attraverso l’utilizzo di internet e dei social media per la co-creazione di valore culturale" si legge sul sito promotore dell'idea che nella settimana dal 20 al 28 Aprile scaturirà in centinaia di eventi o meglio invasioni in altrettanti luoghi simboloci di tutta Italia al grido "Liberiamo la Cultura!". "Ogni invasione sarà organizzata secondo la formula del blogtour, tutti i partecipanti potranno realizzare i loro contenuti utilizzando il tag #invasionidigitali, saranno utilizzati i seguenti canali social: Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest & Youtube" spiegano gli organizzatori nazionali.
L'idea è quella di invadere i luoghi dell'arte e della cultura, quelli un po' dimenticati e trascurati, a volte ignorati, spesso addirittura interdetti al pubblico, per riportarli a vivere soprattutto grazie all'uso dei nuovi mezzi a nostra disposizione. L'Associazione ArtElba che si sta occupando dell'organizzazione dell'evento ha già da tempo iniziato a promuovere l'appuntamento di sabato 27 attraverso i social network e invita i numerosi partecipanti che già hanno aderito, a partecipare con riprese e foto per documentare, in "digitale" appunto, la nostra storia, la nostra memoria, la nostra arte, la nostra cultura, e diffonderla via web. È Questo lo scopo dell''invasione, un momento di riflessione sulla bellezza dei nostri luoghi che sabato 27 alla ore 17,30 vedrà radunarsi alla Linguella a Portoferraio tante persone munite di camere, video camere, telefonini di ultima o penultima generazione per documentare, e poi diffondere, le immagini di un luogo di valore da riscoprire, un luogo carico di un enorme significato e che appartiene a tutti noi.
Dal Manifesto dell'iniziativa nazionale: "L'Italia è il primo paese al mondo per turismo e cultura. Il nostro immenso patrimonio artistico costituito da oltre 6000 Musei e siti culturali rappresenta la più grande risorsa del paese. Perché questo patrimonio possa esprimere le sue potenzialità occorre intraprendere la strada dell'innovazione e cogliere i profondi cambiamenti in atto nella società moderna. Mentre in Italia permane una tendenza ad una gestione conservatrice della cultura, in contesti internazionali si è già da tempo avviato un processo di cambiamento che va di pari passo con l'evoluzione della società e quindi anche dei progressi tecnologici"
Tatiana Paolini