Il 27 ottobre 2020 scorso, per la Giornata mondiale del patrimonio audiovisivo proclamata dall’UNESCO, è stata data attenzione alle diverse sfaccettature e diversità di questo patrimonio che aiuta a tramandare ai più giovani la memoria e le emozioni di altri tempi. Per l’occasione abbiamo recuperato il “Progetto Video Elba Storia e cuore di un’Isola -un secolo di filmati in bianco e nero” ( di cui si segnala il porgetto e gli autori qui: https://www.isoleditoscanamabunesco.it/wp-content/uploads/2020/10/ELBA.pdf) frutto di contributi e testimonianze di comuni cittadini, archivi pubblici, archivi privati, archivi giornalistici prodotto dalla Comunità Montana ora Unione dei Comuni dell’Arcipelago Toscano, da cui si possono rivedere immagini di com’era l’Elba un secolo fa, nei costumi nel turismo e nella economia.
Da esso abbiamo ritagliato un estratto sulla testimonianza della pesca al tonno negli anni ’50 nella Tonnara dell’Enfola oggi sede dell’Ente Parco, esempio di “archeologia industriale” che testimonia il rapporto uomo-biosfera e allo stesso tempo evoca la memoria di elementi culturali ancora vivi nelle comunità elbana.
Per tutto il periodo in cui la tonnara dell’Enfola è stata in funzione, la pesca al tonno, la mattanza, ha rappresentato, seppur nella sua cruenza, un esempio di relazione uomo biosfera in quanto all’esito di questa attività, era strettamente correlata la sussistenza di una parte della comunità dell’Elba. Una pesca frutto dell’ingegno, della sapienza e dei sacrifici dell’uomo, ma che consentiva comunque – proprio perché così complessa e faticosa – un prelievo di pesce compatibile con la sussistenza della specie. L’inefficienza economica fece abbandonare questo metodo di pesca a favore di altri più “intensivi” che purtroppo però, in breve tempo, hanno contribuito significativamente alla riduzione della presenza di tonno, fino alla messa a rischio di sopravvivenza di alcune specie.
Si ringrazia Arch. Mario Ferrari per averci segnalato le immagini
(Foto Archivio Amici dell’Enfola g.c.)