Dopo la forzata chiusura del Museo a causa della malattia del Maestro Italo Bolano, e della sua "partenza" verso un blu più sconfinato, fervono i preparativi per la riapertura dell'Open Air Museum di San Martino.
Si rendono agibili i percorsi articolati verso i 30 monumenti in ceramica, acciaio e vetro dallas, si riaprono dal folto della vegetazione gli scorci concepiti dall’artista per offrire al visitatore spunti di meditazione sull’armonia tra arte e natura, si riaprono a nuova vita gli spazi espositivi.
Tra poco toccherà anche alla scuola di raku, la tecnica di ceramica rapida che chiunque (grande o piccino) può esperimentare in poco più di un’ora. (ci si prenota al 338 6996406).
Sarà l’estate del grande ritorno. Si sta formando anche il programma degli eventi che verranno proposti ai visitatori, quest’anno purtroppo in ritardo a causa dell’incertezza dettata dalla situazione sanitaria in atto.
Uno spazio speciale sarà dedicato all’esposizione delle opere di Italo dedicate a Napoleone, del quale ricorre oggi il duecentesimo anniversario della morte, avvenuta appunto il 5 maggio 1821 nella sperduta Isola di San’Elena.
Napoleone, personaggio romantico-drammatico affine all’artista per questo tratto della sua personalità, aveva l’Isola nel suo destino. Nato in Corsica, esiliato all’Elba, sarebbe morto in un’isola ancora più sperduta in mezzo all’Atlantico, allora protettorato Inglese.
Per Bolano Napoleone era uno dei suoi 4 temi preferiti e gli dedicò oltre 180 opere, tra tele, carte e ben due installazioni in acciaio e vetro dallas. La prima, in “attesa” di collocazione definitiva sul Porto a Portoferraio, si può ammirare nel parco dell’Hotel Airone, gentilmente ospitata. La seconda, più concettuale, nell’Open Air Museum a San Martino. Le sua tele sono drammatiche, piene di colore spesso gettato quasi furiosamente sulla tela a rievocare i rumori delle battaglie, assieme al rombo dei cannoni e al rutilare dei cavalli. Ma la più drammatica, quella che rievoca la morte in esilio, propone un Napoleone pallido, emaciato, macerato dalla sconfitta e forse dai ricordi dei tanti morti attorno a lui.
In un lato si legge la frase che il giovane Napoleone aveva scritto sul suo libro di geografia…”Sant’Elena, piccola isola”…quasi un presagio.
Durante l’estate presenteremo la nuova Fondazione Bolano, che avrà lo scopo di diffondere la conoscenza dell’Arte in particolar modo tra i giovani elbani e gli ospiti dell’Isola anche creando una collaborazione tra le varie forze culturali, economiche e imprenditoriali presenti sul territorio.
Tra i suoi obiettivi principali vi sono la riorganizzare e gestione del Museo all’aperto “Open Air Museum” realizzato da Italo Bolano nel 1964 con il primo nome di “International Art Center” (oggi sezione culturale del Museo) proseguendo, quindi, nell’opera dell’artista di costruire un progetto di valorizzazione culturale, scientifica ed artistica dell’area museale. A tal fine la Fondazione si prefigge anche lo scopo di redigere un Progetto di ristrutturazione urbanistica, sulla base dello studio di fattibilità che dovrà essere approvato dal Comune di Portoferraio, con l’intento di mantenere e incrementare l’originario rapporto tra Arte e Natura. E’ prevista anche la presentazione del progetto che lo studio Gabelli e Sgambelluri di Firenze sta redigendo.
Sono già stati presi i primi contatti con alcuni artisti elbani per una collaborazione con il Museo e altri se ne attendono. Gli spazi esterni e interni saranno poi teatro di presentazioni di nuovi libri in collaborazione con Mardilibri di Portoferraio e poi… siamo aperti a ogni collaborazione culturale.
Vogliamo qui ringraziare gli amici che sono accorsi ad aiutarci...Anna, Giuliana, Monica, "I Giacomini" del Ristorante da Giacomino e il formidabile Rake, instancabile...Ma c’è ancora molto da fare...
Presto annunceremo il programma definitivo per l'estate... Grazie a tutti...