Nell'ambito degli incontri culturali promossi da Comune di Portoferraio, Giovedì 22 luglio alle 21,15 nel chiostro del Centro culturale De Laugier Danilo Alessi presenterà in suo nuovo libro "L'altra riva del mare".
Commenti critici al libro:
“L’altra riva del mare”, nella bella e curata edizione Persephone di Angela Galli, mostra un Danilo Alessi ansioso di costruire ponti, di raggiungere altri lidi sul continente e altrove e oltre, pur restando fermo con le radici ben piantate nella zolla della nostra Elba. Ricorda un poco il pomodoro di mare che pare muoversi al ciglio di uno scoglio per il respiro dell’acqua e invece è immobile. Egli è capace di sentimenti duraturi, anche quelli che lascia dormire fino a farli apparire spenti, per poi ringalluzzirli al primo moto di inaspettato risveglio. E’ questo che succede anche nel rapporto amoroso con Mimosa, un’appassionata di fotografia tanto da rischiare la vita per la professione, appunto di fotografa, svolta anche in zone di pericolo, ma sacrificando anch’essa la sua vita interiore e i sentimenti più forti.
[…] Così, leggendo il libro divorando le trecento pagine…è stato un poco come fare una passeggiata in un gradevole boulevard dove ho potuto incontrare filosofi, produttori di cibo e di bevanda, oh! il vino, e cuochi eccellenti. E le tante figure illustri, anche dell’Elba, alcune legate alla storia del mondo e politici di alto valore nel panorama internazionale, oggi assai povero e inquietante.
Manrico Murzi
[…] I due, Nilo e Mimosa, in quell’estate del 2013, per un paio di settimane si ritrovano, si parlano, si esplorano, si confessano, si annusano, si toccano, fanno l’amore, poi…Ma il poi non possiamo anticiparlo. Possiamo solo dire in una trama incalzante e coinvolgente, sviluppata con il sottile filo che lega l’Autore ai suoi Personaggi, come Nilo e Mimosa fanno scoprire ai lettori angoli magici e poco noti dei paesaggi, della cucina, dei vini, della storia e delle tradizioni elbane. Nel loro dire, parlano di tanti avvenimenti politici e culturali, vissuti nei loro trascorsi di donna e uomo di sinistra nell’isola e in giro per il mondo. Momenti felici e momenti tragici, senza mai abbandonare la speranza di un futuro migliore, “pronti a raccogliere le loro poche cose in un fazzoletto, annodare i quattro angoli e riprendere il cammino”, sapendo che “ogni mare ha un’altra riva, e lì arrivare”.
Bappe Tanelli
[…] Il problema della conservazione della memoria e della sua trasmissione alle nuove generazioni è condizione indispensabile perché il mondo vada avanti. Intorno a noi situazioni di guerra, violenza, distruzione, anche di patrimoni storici naturali. Il saccheggio del pianeta porta alla rovina soprattutto alle popolazioni più deboli e poi all’umanità intera. Non si può essere indifferenti, questo è il messaggio del tuo libro. Poter conservare il bello del passato e, anche, darlo ad altri. La strada che tu indichi è faticosa, in molti casi anche a rischio di vita, ma come dice Sherko Bekas, poeta curdo da te citato, dà anche la pienezza della vita (“tutta la felicità del mondo”).
Elisabetta Ginannneschi
Nilo è il “nom de plume”, per usare l’espressione francese, di Danilo al quale è sottratta la preposizione fonica di quel “SI” che nella lingua parlata dell’Unione Sovietica negli anni passati ha identificato le speranze giovanili e dall’Autore mai rinnegate. Mimosa è il nome della sua compagna di vita, portatrice di innocenza, di libertà, di ideali condivisi che lo segue per tutto questo “diarium” inteso nell’accezione del termine latino quale nutrimento necessario al vivere. Nutrimento tratto dal limo di un’isola fertile come l’antico fiume e ricca di storie, personaggi, vite vissute e vera spina dorsale di questo pudico riandare ondivago nello stesso verso. Tra le tante leggi di uno Stato ci sia anche “quell’imperativo”, parafrasando Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che obbliga tutti i cittadini e le cittadine a scrivere le proprie reminescenze con il raggiungimento della piena maturità e non importa come ma scriverle comunque perché possano arricchire l’archivio della nostra Memoria collettiva. Questo è quanto si trova in “L’ALTRA RIVA DEL MARE”.
Paolo Ferruzzi
[… ] Il libro, in parte autobiografico, vuole anche essere un’appassionata guida dell’isola d’Elba. I personaggi del romanzo sono Nilo (l’alter ego di Danilo) e Mimosa, una giovane e bella fotoreporter divenuta una delle più ricercate inviate nelle zone di guerra. Tra di loro una storia iniziata anni prima e interrottasi per cinque anni. I due protagonisti si ritrovano nell’estate del 2013 per un paio di settimane. Mentre i giorni scorrono veloci e spensierati Nilo e Mimosa ricordano avvenimenti politici e culturali vissuti nel loro passato o si soffermano a rifletttere sulla Storia recente. Il romanzo, dunque, con uno stile denso e coinvolgente, oltre a raccontarci una bella storia, aiuta il lettore a sviluppare uno sguardo critico sulla Storia, sulla politica, sull’amore, sui veri valori della vita.
Vincenza Fanizza, “StampToscana”
Carisimo Danilo, ho letto con piacere il libro e mi preme ringraziarti per quattro aspetti: si legge benissimo e ha la capacità di farti entrare in un mondo bello e inesplorato; la tua grandissima onestà intellettuale; la bellezza di una storia che rendi appassionante, intrigante e attuale; la sensazione di avermi fatto ringiovanire leggendo queste pagine dense di avvenimenti che mi hanno in parte coinvolto.
Don Leonardo Biancalani
Isola d’Elba. Ora e prima. Il poliedrico militante Danilo Alessi… dopo varie narrazioni anche poetiche, è giunto al terzo romanzo autobiografico, una vera e propria appassionata guida alla sua isola d’elezione. La narrazione è in terza sull’Autore, sul suo alter ego Nilo (in dubbio per i ricordi di avvenimenti vissuti) e sulla più giovane compagna Mimosa, fotoreporter freelance, inviata in mezzo mondo, sempre a loro legata. Con Nilo si conobbero nel 2002 davanti a Cofferati al Circo Massimo per distaccarsi nel 2008 e poi ritrovarsi ancora nel 2013, di fronte a “L’altra riva del mare”, per discutere di sinistra e passioni, alla scoperta di paesaggi, cucine, vini, storie e tradizioni elbane.
Valerio Calzolaio, “La Bottega dei Barbieri”
Ne “L’altra riva del mare” si immagina un altro amore, un’altra società, un’altra vita dove portare le nostre speranze, i nostri desideri, i nostri progetti. Nell’altra riva del mare ci puoi arrivare soltanto mettendoti in viaggio, portando con te il bagaglio della tua esperienza, della tua memoria, del tuo vissuto, necessari ad affrontare e superare ostacoli, avversità e nuove sfide. E un nuovo inizio su cui costruire quel che devi lasciare in eredità a chi vorrà poi, come te, mettersi di nuovo in viaggio per raggiungere un’altra riva ancora. Perché c’è sempre, al di là del mare, un’altra riva.
L’idea del titolo nasce da un pensiero di Cesare Pavese, tratto da “Il mestiere di vivere”, pubblicato nel 1952: “Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un’altra riva, e arriverò”.
L’Autore