È dedicata all’operetta la serata di venerdì 20 agosto, alla Torre della Linguella a Portoferraio. Alle 21:30 la musica del compositore elbano Giuseppe Pietri sarà protagonista, con lo spettacolo dalle atmosfere anni venti e trenta dal titolo “… lo scorrere dell’acqua cheta…”.
Organizzato dal Comune di Portoferraio, in collaborazione con l’Associazione Club La Bohème - di Lucca, l’iniziativa nasce da un’idea di Tiziana Criscuoli, responsabile relazioni esterne del Club, che presenterà la serata, organizzata insieme a Silvana Froli, presidente dell’associazione e soprano che interpreterà le arie di Pietri.
Assieme alla Froli, si esibiranno il soprano Elisabetta della Santa e i tenori Davide Piaggio e Fabio Ciardella. Al piano: Giovanni Vitali e Matteo Bussi.
Saranno cantati brani tratti da alcune delle più celebri operette di Pietri: L'acqua cheta, La donna perduta e da una delle sue opere liriche: Arsa del giglio (che fu presentata per la prima volta nel ’52 a Portoferraio).
Durante lo spettacolo, sarà inoltre mostrata una video intervista fatta alla figlia di Pietri, Donatella (venuta recentemente a mancare), alla presenza della figlia di quest’ultima, Manuela Lorenzi, che racconterà degli aneddoti sulla vita della madre e del musicista.
L’associazione Club La Bohème - di Lucca ha sposato l’iniziativa, considerando i tanti aspetti in comune tra Puccini e Pietri. Come l’aver vissuto nella stessa epoca e aver iniziato suonando l'organo della chiesa del paese natio (Lucca per Puccini, Sant'Ilario in Campo per Pietri), oltre alla reciproca conoscenza e stima che li legava e l’aver frequentato lo stesso conservatorio a Milano, seppur in periodi diversi. A questo si aggiungono le esperienze di vita comuni, quale aver studiato musica grazie a dei benefattori e aver vissuto una studentesca vita bohémien, che ha poi influenzato alcune delle loro composizioni più celebri: nel caso di Puccini La Bohème, mentre per Pietri, Addio giovinezza! Uno dei suoi primi lavori, che racconta quei piccoli fatti della vita quotidiana della borghesia e della classe lavoratrice, una lirica incompiuta e lasciata a metà e poi ripescata e portata al successo dalla compagnia del comico Tani.
Altre caratteristiche in comune dei due musicisti sono la radicata toscanità (e italianità) che si riflette nella loro musica elegante, che veniva incontro al gusto dell’epoca: la melodia nostalgica e il cantare l’amore; una differenza viene dalla natura di queste creazioni artistiche, a differenza dell’opera pucciniana, dal finale tipicamente tragico, le operette di Pietri, si concludono lietamente.
Pietri si può a ragion veduta considerare l’inventore dell’operetta italiana, in quanto la sua composizione ha teso a valorizzare la cultura del nostro paese, distaccandosi dalle operette in voga all’epoca, in stile lustrini e cafè chantant, e assumendo un carattere più nazional popolare, pur affrontando un genere impegnativo, in quanto l’operetta richiede attori, oltre a cantanti di talento, essendoci un parlato, oltre a una parte ballata e, non ultimo, gli interpreti devono aver anche la capacità di far ridere e divertire il pubblico.
Pietri nella sua vita ha composto diciannove operette e quattro opere liriche (queste ultime dagli anni 30). L’equilibrio caratterizza la sua musica, le operette infatti solo apparentemente hanno qualcosa di scabroso: come La donna perduta che però non scade mai nel ridicolo o nella farsa, mantenendo la sua eleganza e facendo ridere senza essere volgare.
Dopo l’evento dell’8 agosto a lui dedicato, svoltosi nella Piazza di Sant’Ilario, anche questo secondo appuntamento del 20 agosto, vuole essere una commemorazione di un artista che ha amato profondamente la sua isola, dove è nato e ha vissuto.
L’intento dell’associazione è che all’Elba l’evento venga istituzionalizzato e si svolga ogni anno, con la proposta di realizzare un festival dell’operetta, proprio in onore di Giuseppe Pietri.
Promuovere e far crescere la passione per la musica colta è da sempre un obbiettivo dell’Associazione Club La Bohème di Lucca, per fare in modo che il ricordo e la conoscenza, in questo caso dell’operetta, anche da parte dei più giovani, continui nel tempo.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Telefono: 347 7361788
Saranno seguite le direttive anti-COVID.