La chiesa della Misericordia detta dei “neri” e chiamata col nome di S. Cristino venne costruita nel 1677.
Si trova in Portoferraio, lungo la scalinata Napoleone che conduce alla palazzina imperiale dei Mulini.
Al suo esterno ha una facciata che ricorda gli elementi dello stile architettonico dell’epoca: il barocco.
E’ tinteggiata con colori che vanno dal verde salvia al giallo. Attraverso una scalinata si accede al portale d’ingresso ai cui lati, destro e sinistro, fanno “guardia” due statue di santi.
Sopra, tra il timpano e il portale d’ingresso, è scritto Reverenda Misericordia.
Sopra il timpano è lo stemma della reverenda Misericordia.
Vi sono custodite le reliquie di San Cristino martire e patrono della città di Portoferraio.
Lo ricorda Vincenzo degli Alberti nel suo manoscritto “…l’altra è quella detta della Misericordia nella di cui chiesa vi è il corpo di S. Cristino Martire per cui quel paese che ultimamente coll’approvazione del Governo si è posto sotto la sua protezione ha una particolare devozione che arriva fino al fanatismo…”
(Carta n 16 di “Relazione di Portoferraio a Sua Altezza Reale dal conte Vincenzo degl’Alberti suo consigliere di stato”. Vincenzo degli Alberti. Manoscritto. 1766. Biblioteca comunale di Portoferraio)
L’approvazione del governo arriva dopo che tutta la magistratura comunitativa (Magistrato degli Anziani) di Portoferraio con sua delibera in data 24 febbraio 1750 aveva espresso “a viva voce senza mandarsi a partito” di prescegliere S. Cristino martire patrono della città.
La Magistratura degli Anziani è nel 1750 a Portoferraio la massima autorità civile che rappresenta il popolo.
E’ distinta in tre classi ed ha a capo tre Anziani. La dizione Anziano non è legata all’età: è una carica prevista dagli statuti di Portoferraio da cui prende origine tutta la magistratura comunitativa.
Il primo anziano è chiamato Capoanziano e dei tre è il più importante.
Il 24 febbraio 1750 ricopre questa carica di Capoanziano o primo anziano il dott. Gaspero Allori.
“Essendo stato detto dal Sig. Dottore Gaspero Allori pregiatissimo Capoanziano come si desiderava da questo pubblico che fosse dichiarato per Santo protettore di questa Città San Cristino ad effetto di poter fare in quel giorno festa di precetto conforme vien dichiarato poter farsi nel bando sopra la diminuzione dei giorni festivi pubblicato in questa città il dì 30 ottobre prossimo passato, fu mandato a partito se dovesse dichiararsi detto Santo per Protettore e fu vinto da tutti i rappresentanti suddetti a viva voce senza volere mandarsi a partito. E non essendovi stato altro da trattare fu licenziata l’adunanza
Pietro Saller Auditore e Cancelliere”
(Deliberazione magistrale. Filza “Libro dei partiti della comunità di Portoferraio atti di primo gennaio 1750 fino al 29 giugno 1755. Gia E2.Carta n 6. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800. Deliberazioni. Archivio storico comune Portoferraio)
Questa è la deliberazione con la quale San Cristino è riconosciuto patrono di Portoferraio.
La festa fu stabilita nel 29 aprile di ogni anno e fu sanzionata con la Bolla del pontefice Clemente XIII (Rezzonico) del 5 marzo 1765.
(“Libbro dei partiti della comunità di Portoferraio atti di primo gennaio 1750 fino al 29 giugno 1755. Gia E2.Carta n 6. Delibera del magistrato degli Anziani per la scelta di S. Cristino quale patrono della città. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800. Deliberazioni. Archivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici