Dopo la firma della FONDAZIONE ITALO BOLANO avvenuta il 12 giugno scorso e dopo il via libera data la situazione covid, il Museo di Italo Bolano all’Elba ha riaperto i cancelli.
Non è stata una impresa facile perché dopo due anni di abbandono una vera jungla aveva sopraffatto l’arte. Con validi aiuti esterni ce l’abbiamo fatta. Ringraziamo Giuliana, Lucia, Anna G. e Anna C., Monica, i Giacomini, Roberto che hanno dato il loro sostegno anche morale.
Il Giardino dell’arte di Italo Bolano vive.
“Un luogo dove artisti e pubblico possono incontrarsi, discutere, lavorare, dove tutti possono organizzare manifestazioni culturali, comprese quelle teatrali.
Un luogo inoltre dove l’uomo, avendo conosciuto i suoi limiti, cerca l’incontro con i suoi simili e meditando sulla natura e sull’arte può iniziarsi alla conoscenza.”
Queste parole, scritte da Italo su di una lapide del suo primo Centro e datate 1969, costituiscono il “Manifesto” del Museo Bolano per ora e per il futuro.
La Galleria del Museo ha ospitato la mostra “Partenze – opere di Italo Bolano nel ricordo del Maestro a 200 anni dalla morte di Napoleone” con una selezione delle tele più significative delle circa 200 dipinte da Italo su questo ciclo a lui caro.
L’altra sezione della mostra, allestita da Jacopo Bononi al suo Arthotel Gabbiano Azzurro due a Marciana Marina, ha visto anche l’inaugurazione della Galleria dedicata a Italo Bolano durante la bella serata per l’assegnazione del Premo La Tore quest’anno assegnato a Pietrangelo Buttafuoco. Un’opera di Bolano è anche stata donata al vincitore del Premio Strega , Emanuele Trevi nella serata elbana a Marciana Marina.
Abbiamo riattivato la scuola di Raku con molti laboratori ai quali nel mese di agosto si è affiancata l’esperienza della cerimonia del tè grazie all’esperto di cultura cinese Marco Albasio che a Milano conduce l’atelier Tea &Tao. E’ stata un’esperienza nuova per il Museo e per l’ Isola che completa la realizzazione della ceramica raku, nata appunto per questo scopo, la cerimonia del tè.
Alcuni gruppi hanno subito accolto l’invito a realizzare eventi nel Parco d’arte così come Italo ha sempre voluto.
Abbiamo avuto ospite l’Università del Tempo Libero che ha ripreso la sua attività, dopo la lunga pausa forzata per il covid, con la bella conferenza tenuta dal prof. Luigi Serena su un inedito “Napoleone, la matematica e le grandi Scuole”.
I merletti dell’Associazione Tombolaie elbane hanno impreziosito l’arte del giardino nella giornata Mondiale del Merletto portando le immagini del Parco d’arte in tutto il mondo e per questo ringraziamo Rossana Galletti, Andreina Belotti, Rita Maffei, Maristella Giulianetti e tutte le socie che hanno animato il parco.
E’ stato presentato in anteprima – per il momento ad un pubblico riservato - il film “Aquamour.20” realizzato da Barbara Albasio e Stéphan Madelin, un "reportage" appassionato e coinvolgente di un viaggio intorno al mondo realizzato dai due protagonisti che racconta dei loro incontri con piccoli-grandi eroi che difendono l’acqua e la vita nei vari continenti. Personaggi, situazioni, avventure tutte con il comune denominatore dell'acqua, fonte assoluta di vita.
Ospiti d'eccezione Pierluigi Costa e Lionel Cardin, più noti come "Messaggeri del Mare" che con le loro leggendarie traversate a nuoto portano avanti cause di giustizia e di equità sociale e accendono i riflettori sul Mare, sulle sue creature e sulle minacce che incombono per la salvezza del pianeta. Una serata unica, in amicizia, nella magica cornice del Giardino dell'Arte di Bolano illuminato.
Il prossimo anno contiamo di presentare il film ad un pubblico ben più vasto.
Abbiamo sventato il tentativo a Capoliveri di spostare in modo irrimediabile l’opera di Italo “Sole e Luna” che da oltre 20 anni è ormai connotato della piazzetta Belvedere assieme alla ceramica “Capoliveri Meine Liebe”.
L’opera sarà ricollocata in modo idoneo e anche il “Millennium” la ceramica monumentale di oltre 5 metri della Piazzetta-teatro Vantina sarà restaurata.
Ora è tempo di chiudere il cancello sul Museo Bolano per la stagione invernale, ma solo per trasferirci a Prato, dove inizieremo il recupero dello studio di Italo, secondo polo culturale previsto dalla FONDAZIONE BOLANO , per riaprirlo entro l’inverno quale luogo di incontro per conferenze, laboratori d’arte e presentazione di giovani artisti emergenti.
Nel frattempo l’arch. Giampiero Gabelli di Firenze prosegue nella progettazione delle opere di risistemazione urbanistica dell’Open Air Museum. Le pratiche per il Piano Paesistico sono già state consegnate al Comune di Portoferraio e c’è solo da sperare che siano evase celermente.
Prosegue fino a fine mese la mostra “Partenze” presso l’Arthotel Gabbiano Azzurro due visitabile tutti i giorni dalle 16 alle 23.
L’ultimo evento in programma, con inaugurazione Sabato 4 alle ore 18, è la mostra “VERSO DOVE Per Italo Bolano”, organizzata dal Circolo Culturale Le Macinelle e da Giampiero Palmieri. Saranno esposte numerose opere del maestro elbano scomparso giusto un anno fa accanto alle fotografie di Giampiero Palmieri su momenti della vita e dell'opera di Bolano e ai documenti, ritrovati e scelti da Palmieri, sull'attività di Italo dagli anni '50 in poi.
In occasione dell’inaugurazione della mostra sarà proiettato anche il breve documentario «PER ITALO BOLANO», di Paolo Balmas e Franco Carena.
La mostra resterà aperta tutti i giorni con orario continuato fino al 18 settembre.
Alla fine di settembre la FONDAZIONE ITALO BOLANO sarà operativa con l’approvazione della Regione Toscana e potrà quindi iniziare l’adesione dei soci che vorranno sostenere le opere per il Museo Italo Bolano e per l’Elba.
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