Il Governatore di Portoferraio espleta proprio potere sia in campo militare che in quello civile.
In quest’ultimo i suoi rapporti sono profondi con le due più importanti istituzioni civiche cittadine: l’azienda dell’Abbondanza e il Magistrato degli Anziani.
E’ a capo dell’azienda dell’Abbondanza.
Il Fazzi nel 1746 scrive: “Questa città ha una Abbondanza diretta dal Governatore e da due abbondanzieri la quale provvede i grani in terra ferma per supplire all’urgenza del Popolo“.
(“Descrizione topografica dell’isola dell’Elba secondo il suo stato attuale attualmente fatta da Innocenzo Fazzi capitano nel corpo degl’ingeneri di S.A.R. al Sereneissimo Gran Duca di Toscana d’ordine di SE il Sig Pr Conte Vincenzo degli Alberti consigliere attuale intimo di Stato e di guerra della prefata A.S.R. in congiuntura della sua commissione”)
L’Abbondanza, diretta dal Governatore, è importante e vitale istituto perché essa sola in Portoferraio stabilisce il prezzo della farina ed essa soltanto ha il potere di vendere farine, pane e comprare il grano.
Per l’azienda dell’Abbondanza in Portoferraio vedi link https://www.academia.edu/45101124/POLITICA_ECONOMICA_NEL_1700_MAGISTRATURA_DELLABBONDANZA_MARCELLO_CAMICI_ALLEGORIA_DELL_ABBONDANZA
I nominativi di coloro che costituiscono Il Consiglio Generale con il Magistrato degli Anziani sono estratti a sorte da una borsa.
Alla presenza del governatore, nella sua dimora al forte Stella, fino al 1774, anno della riforma leopoldina della amministrazioni locali, viene convocato il Consiglio Generale con il Magistrato degli Anziani.
Il magistrato degli Anziani è il massimo organo di “rappresentante del pubblico”, del popolo, nel campo di amministrazione civile della città.
Tutto ciò ha un profondo significato politico: i rappresentanti del popolo si riuniscono davanti al governatore rappresentante del Serenissimo Granduca e ”serenissimo Padrone”, davanti a colui a cui è stato confidato il potere e l’autorità, davanti a colui ”che governa per S.A.R.”
Il Magistrato degli Anziani chiamato Magistratura Comunitativa, affonda le sue origini negli statuti medicei della città di Portoferraio e delibera sugli affari pubblici attraverso le “magistrali deliberazioni” emesse dopo il “partito” preso nel consiglio generale.
In ogni consiglio generale il governatore può intervenire con la sua autorità.
Poi è il Magistrato dei Nove Conservatori della giurisdizione e del dominio fiorentino, che si trova in Firenze, ivi istituito nel 1560, che su ogni partito preso della Magistrato degli Anziani di Portoferraio deve dare la definitiva approvazione.
Ogni convocazione è verbalizzata dall’Auditore con funzione di cancelliere comunitativo nel “libbro dei partiti”.
Questo “libbro dei partiti” è così chiamato perché in esso vengono manoscritti dal cancelliere i “partiti” cioè le deliberazioni prese.
Nel “libbro dei partiti” ogni adunanza inizia sempre nello stesso modo, ritualmente.
Come esempio, ecco l’inizio (vedi foto) del verbale della seduta del 19 marzo 1750:
“Addì 19 marzo d.°
Consiglio Coadunati gli Anziani e il Generale Consiglio nel Palazzo alla solita residenza dell’Ill.mo Generale Sig.re Governatore posto nella Fortezza Stella in n. di 29 votanti in tutto alla presenza dell’Ill.mo Sig Governatore Leopoldo di Villeneuve per trattare servati servando negozi attinenti al Pubblico, assenti gli Dott.re Alessandro Riniera, Dott. re Gio Sivio Vesini e il Camarlingo Antonio Domenico Mangani…”
(Filza “Libbro dei partiti della Comunità di Portoferraio dal 1750 al 1755”. Consiglio generale 19 marzo 1750. Carta n 7. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800. Deliberazioni. Archivio storico comune Portoferraio)
(Didascalìa foto. Inizio del verbale di adunanza del Magistrato Comunitativo degli Anziani del 19 marzo 1750. Filza ”Libbro dei partiti della comunità di Portoferraio dal 1750 al 1755. ”Carta numero 7. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800. Deliberazioni. Archivio storico comune di Portoferraio)
Sul finire del secolo diciottesimo, nel 1788,nel “libbro dei partiti” della comunità di Portoferraio i verbali della convocazione della magistratura comunitativa mostrano all’inizio ancora la stessa ritualità, ”Coadunati…” ma non registrano più che “i rappresentanti del pubblico“ si riuniscono davanti al governatore nella sua dimora ed inoltre non si parla più di magistratura degli Anziani ma di Gonfaloniere e Priori.
Pure non si parla più del Magistrato dei Nove della giurisdizione del dominio fiorentino che da Firenze approva o non approva ogni delibera dei rappresentati del popolo.
Come esempio di ciò ecco l’inizio (vedi foto) del verbale della seduta del 22 giugno 1788
“A dì 22 giugno 1788
Coadunati i Signori Gonfaloniere e Priori Rappresentanti il Magistrato Comunitativo di Portoferraio in numero di 5 votanti che sono li SS
Michele Ninci Gonfaloniere
Priori
Cosimo Francesco Topi
Ciriaco Montauti
Santi Lazzerini e
Felice Gigli …”
(Filza “Deliberazioni e partiti di comunità dal dì 11 giugno 1788 al dì 2 luglio 1790”. Carta n 1. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800.Deliberazioni. Archivio storico comune Portoferraio)
(Didascalìa foto. Libbro dei partiti.Inizio adunanza comunitativa 22 giugno 1788. Filza “Deliberazioni e partiti di comunità dal dì 11 giugno 1788 al dì 2 luglio 1790”. Carta n 1.Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800. Deliberazioni. Archivio storico comune Portoferraio)
Ciò accade perché il regolamento generale del 1774, uno per il contado e uno per il distretto, istituisce nuove regole per l’amminastrazione periferica (riforma voluta dal granduca Pietro Leopoldo), ed ha trasformato l’amministrazione periferica del granducato di Toscana che ancora si basava sugli statuti di epoca medicea.
Il magistrato degli Anziani e il Consiglio Generale, costituito da chi risiede in Portoferraio con caratteristiche delineate negli antichi statuti medicei e presieduto da tre Capoanziani, è abolito ed è sostituito dal Gonfaloniere e Priori.
Il Consiglio Generale continua ad esistere ed è ancora formato dai residenti ma I nominativi degli eleggibili sono estratti da tre borse distinte, per magistrato comunitativo (una borsa per gonfaloniere e una borsa per priori) e per popolo (una sola borsa per consiglio generale); nella borsa degli eleggibili al Magistrato comunitativo (gonfaloniere e priori, organo amministrativo e deliberativo fondamentale) erano imborsati i nominativi dei proprietari di beni immobili che pagassero un'imposta di decima superiore ad un minimo stabilito; nella borsa del popolo contenenti i nominativi degli eleggibili al Consiglio (cui spettavano competenze ristrette) erano imborsati sia i possidenti che i mezzadri e gli artigiani.
La riforma leopoldina delle amministrazioni locali è ispirata al principio che solo chi paga le tasse è interessato all’amministrazione pubblica.
Fuori da tutto questo nuovo sistema amministrativo periferico permane la figura del governatore che ha ancora autorità di intervento sia nel militare che nel civile.
Il suo interlocutore diretto rimane S.A.R.tramite la segreteria di guerra per quanto riguarda gli affari militari e la presidenza del buon governo per gli affari civili.
Marcello Camici