A Portoferraio il camarlingo di comunità è un “offizio” della magistratura comunitativa.
E’ molto importante ed è stato dimenticato dalla memoria storica.
E’ una carica alla quale si accede per nomina da parte della magistratura comunitativa.
La magistratura comunitativa è istituzione preposta ad amministrare affari civili della comunità insieme al governatore (commissario) il quale però amministra anche affari militari, religiosi e di giustizia essendo di fatto la più alta autorità.
In Portoferraio, della magistratura comunitativa fanno parte alcuni “offizi” di cui ricordo quello degli “anziani “ e quello del “cancelliere”.
Il camarlingo è “offizio” della magistratura comunitativa che perdura fino al 1800 nel periodo dell’’amministrazione asburgo-lorenese ma è presente sin dai primi anni della fondazione di Portoferraio,nel periodo di dominazione della dinastìa fiorentina della famiglia dei Medici.
Lo si apprende dal granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici quando nel 1600 nomina Antonio di Lorenzo Buondelmonti commissario e camarlingo di Portoferraio dando al neo commissario istruzioni per la funzione di camarlingo.
“Don Ferdinando Granduca di Toscana
Havendo Tommaso Barbadori N.ro Comm.rio di Portoferraio, finito il tempo del solito triennio, e dovendo perciò noi mandare un successore, il quale amministri la giustizia et governi quei popoli, conforme ai buoni ordini di quel luogo.e che di più eserciti l’offizio di Camarlingo, Noi habbiamo avuto così buona relazione dell’esperienza, diligenza, integrità e fede, di Voi mag.co Antonio di Lorenzo Buondelmonti, che vi habbiamo eletto e deputato et in virtù di questa Nostra Patente, vi eleggiamo e deputiamo alli soprad.i carichi di Commissario e Camarlingo della Terra et Juris, sd.ne N.ra di Portoferraio, per li tre anni avenire, con la medesima provisione, emolumenti, honori, carichi e preminenze, che hanno havuto e goduto gli altri vostri Antecessori..
Data in Firenze A lì 16 di novembre 1600”
(Archivio mediceo. Filza 606. cc 193-4. Archivio di stato di Firenze)
Istruzione del granduca Ferdinando I de’ Medici al Commissario di Portoferraio Buondelmonti:
“… E perchè l’offizio del Camarlingo che esercitava già per sostituto Vinc.° è sopito, vogliamo,che mentre starete in quel Commissariato, vostra sia la carica di Cam.° senza altro nuovo salario, però sarete obbligato tener diligenti scritture, entrata e uscita, e far tutto quello che fanno gli altri Camarlinghi et alla fine dell’offizio saldar il conto ai Soprasindachi con pagar il resto dè resti e prima che partiate pigliar particolare instruzione dal Depositario Generale e scriverli ogni mese almeno due volte, mandandoli lo stato della vostra cassa, et exeguendo li ordini suoi, et no havete da fare sborso o pagamento alcuno senza il mandato del prov.re“
(idem come sopra cc 195-204)
L’offizio di camarlingo di comunità è contemplato negli statuti cittadini di Portoferraio di epoca medicea al titolo “Dell’offizio et obbligo del Camarlingo”.
Ha affidati compiti di natura finanziaria: effettuare i pagamenti e incassare i tributi per conto di tutta la comunità.
Nel diciottesimo secolo i pagamenti, le spese,cioè le uscite della comunità ”si fanno dal Camarlingo in virtù di mandato del Capo Anziano.Ma quando devono farsi delle spese straordinarie o che le spese consuete eccedono le solite somme in tal caso gl’Anziani ne devono fare il partito per farlo in seguito approvare dal Magistrato dei Nove”.
(“Memoria sopra la comunità di Portoferraio” allegata alla “Relazione di Portoferraio fatta a Sua Altezza Reale dal Conte Vincenzo degl’Alberti suo Consigliere di Stato” Manoscritto 1766. Biblioteca comunale Portoferraio).
Oltre che delle uscite “il Camarlingo è responsabile di tutte le partite d’entrata della comunità essendo a suo carico la riscossione delle suddette partite “cioè tributi, pigioni, censi (“Memoria sopra la comunità di Portoferraio” idem come sopra)
Come sopra accennato,la figura istituzionale del camarlingo di comunità prende forma negli Statuti della comunità di Portoferraio di epoca medicea.
I primi furono emanati nel 1574 con aggiunte e modifiche apportate negli anni a seguire.
Nel 1713 questo è scritto negli Statuti di Portoferraio per il camarlingo di comunità:
“Dell’offizio et obbligo del Camarlingo
Il Camarlingo debba essere eletto come di sopra sappia scrivere debba dar idoneo mallevadore uno o più a dichiarazione del Commissario et delli Anziani, debba tener bon conto per entrata e per uscita di quello che riceverà in nome della Comunità, paghi quello che sarà ordinato dal Consiglio ordinario al quale sia tenuto rendere conto e saldare con quelli ragionieri che da esso saranno ordinati con intervento et sottoscrizione del Cancelliere alla fine di ciaschedun anno e prima se parrà di bisogno habbi sotto uno soldo di quello metterà ad entrata”.
(Filza” Statuti” .E1 .Carta 3.Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800. Archivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici
Epigrafe marmorea posta sul fanale della Stella