“Un omaggio al lavoro di tante donne e al loro fondamentale contributo di pensiero e ricerca, che ancora oggi è misconosciuto e quasi assente nei libri di storia, e un omaggio ad una donna, Maria Antonietta Pappalardo, che ha segnato un percorso importante nella costruzione delle commissioni Pari Opportunità della Provincia di Livorno e del suo territorio”.
Così la presidente della Provincia, Sandra Scarpellini, si è espressa inaugurando la mostra “Ritratti di donne dall’età greca all’età contemporanea”, allestita a Palazzo Granducale in occasione della Giornata della donna.
Nei ritratti esposti sono tante le figure di donne, appartenenti ad epoche e paesi diversi, accomunate dalla passione di testimoniare l’intelligenza femminile libera e disobbediente a schemi e convenzioni.
L’esposizione trae ispirazione dal volume omonimo e dalle illustrazioni ad esso associate, gentilmente donate dalla famiglia di Maria Antonietta Pappalardo, curatrice del libro e Presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Livorno per tre mandati amministrativi a partire dagli inizi degli anni ‘90, scomparsa nel settembre 2022.
Dalla sacerdotessa Lisimaca a Cornelia l’educatrice, dal misticismo politico di Caterina da Siena a Teresa d’Avila, prima donna Dottore della Chiesa, dall’arte pittorica di Sofonisba Anguissola e Artemisia Gentileschi alla filosofia cartesiana di Elisabetta di Boemia, per poi arrivare alle lotte per il voto di Emmeline Pankhurst e Anna Maria Mozzoni e alle donne del ‘900 come Virginia Woolf e Anna Magnani. Una carrellata di volti, molti tuttora poco noti, che cerca di raccontare il mondo visto da “donne che hanno parlato come donne e non come persone neutre e hanno capito quanto sia importante formare una tradizione differente e avviare una lunga rete di
relazioni femminili e che spesso hanno pagato duramente questa loro convinzione”. Come scrisse Eleonora Chiti nell’introduzione del volume.
“Grazie al lavoro di Maria Antonietta Pappalardo – ha aggiunto la presidente - troviamo le storie di grandi figure, come Maria Curie, ma anche delle tante donne che hanno fatto parte della storia di Livorno e del suo territorio, nei secoli e nell’età contemporanea, come, tra le altre, Carolina Internari, Angelica Palli ed Edda Fagni. Il nostro auspicio è quello di favorire la curiosità e la voglia di approfondire le storie di queste donne e del loro contributo originale alla costruzione del sapere, della storia e della cultura”.
All’inaugurazione è intervenuta la consigliera di parità, Cristina Cerrai, che ha sottolineato il valore del libro, oggi come allora, e l’importanza di far conoscere queste storie anche alle nuove generazioni.
La mostra sarà visitabile negli orari di apertura degli uffici: dal lunedi al venerdi ore 9-13, il martedi e giovedi anche dalle 15 alle 17.