Come ormai da diversi anni l’U.T.L. di Portoferraio ha concluso il suo anno di cultura ospite dell’Open Air Museum Italo Bolano a San Martino, con un tutto esaurito.
Oltre 60 i partecipanti alla conferenza di Maria Assunta Scannerini che ha chiuso in bellezza l’”anno accademico” parlando di una delle donne più colte e raffinate del Rinascimento, Elenora di Toledo, prima moglie di Cosimo Primo de’ Medici, che gli diede ben 11 figli, politicamente influente, vera icona di bellezza e regina della moda e del costume della sua epoca, appassionata d’arte, raro simbolo dell’influenza femminile in epoca rinascimentale.
A lei e alla sua epoca Firenze ha recentemente dedicato una importante mostra allestita alle Gallerie degli Uffizi e Maria Assunta Scannerini ce ne ha presentato con abbondanza di immagini, storia e destino che ha illuminato un’epoca.
La Presidente Donatella Maffoni, ha poi illustrato l’attività di questo anno, il primo pienamente fuori dalla pandemia, durante il quale si sono svolte ben 62 conferenze, tenute da 39 relatori che hanno toccato gli argomenti più disparati, dalla storia all’arte, dalla filosofia alla medicina a temi di attualità, tutti affrontati da personaggi che hanno fatto della cultura loro strumento di vita. I relatori infatti, per la maggior parte sono docenti delle più svariate discipline che, conclusa la loro professione, non si risparmiano nel proseguire la loro opera educativa gratuitamente per amore della Cultura che vorremmo qui onorare della C maiuscola.
Inoltre sono stati tenuti diversi corsi pratici, tra i quali Burraco e Mandala, l’antica arte orientale della realizzazione di disegni geometrici concentrici, che aiuta a distendere lo spirito e a rilassarsi. I cartelloni realizzati sono stati esposti nel portico del Museo e sono tutt’ora visitabili.
Alcuni giorni fa nel Giardino del Museo l’artista Antonella Avataneo ha terminato il corso con una sessione di “dripping collettivo”, una forma di arte terapia che ha permesso ad ogni partecipante di estrinsecare la propria energia con il colore su una tela distesa sull’erba. Un modo di scaricare energie negative represse e riconciliarsi con se stesse.
Questa associazione, nata ben 24 anni fa, andrebbe fortemente sostenuta e agevolata dagli Enti pubblici perché è un esempio di come, nel privato e nel volontariato, si possano coltivare preziosi scrigni di cultura a disposizione di tutti.
Ed è un vero peccato che persone tanto motivate debbano talvolta “elemosinare” spazi pubblici ove proporre la cultura, sborsando cifre considerevoli di tasca loro.
La serata è stata infine allietata con una sorpresa: il concerto di due artisti ucraini residenti all’Elba ormai da molti anni, Nataliya e Taras Sayko che si sono esibiti accompagnati dalle loro “Banture”, strumenti a corde tradizionali del loro paese.
Le loro calde e potenti voci hanno cantato sia motivi della loro terra sia melodie care alla tradizione italiana, onorando e allietando con la loro arte questo “scrigno di bellezza” che è il giardino dell’Arte voluto da Italo Bolano quasi 60 anni fa.
Grazie, amici dell’U.T.L., la Fondazione Italo Bolano, così come già Italo stesso a suo tempo, è ben felice di accogliervi perché la cultura in generale, come l’arte, “è vita della vita.”
Alessandra Ribaldone