Va bene, mancava forse un po' l'atmosfera della Piazza di Chiesa e delle scalinate sampieresi, forse qualcuno adombrava perfino il rischio (visto anche l'esiguo numero di sedie predisposte) che il pubblico si disperdesse negli ampi spazi di Piazza della Repubblica.
Timori spazzati via dalla folla che ha gremito l'area degli spettatori, difficile stabilirne la consistenza numerica, ma è probabile che il primo De André Day in trasferta, emigrato a Portoferraio per la sua 25^ edizione, abbia raccolto ben più di un migliaio di persone.
Gli artisti impegnati (al solito numerosi) tra "vecchi" e nuovi, li citeremo tutti ma senza fare distinzioni di merito, nello spirito del De André Day che ormai è una sacrale celebrazione in malinconia ed in allegria del poetico genio, cittadino ligure e del mondo.
Niente a che vedere con le Cover-Band, con dei musicisti (anche bravi) che scimmiottano un famoso (assente pure se vivente) perché si possa sparare il grande nome sul cartellone.
E allora, e allora ci resta da parlare del "contorno" ricco, della serata, con un Federico Regini un po' imbiancato ma "ringalluzzito" nel ruolo di presentatore, con la dichiarazione di amore per l'Elba di Davide "Cesareo" Civaschi: ospite fisso dell'Isola dove ha suonato fin da ragazzino ma (con rammarico) mai con Elio e le Storie Tese.
E poi chi ha premiato Davide, il Maestro Luca Polesi, che non si è limitato a regalare a Cesareo una chitarra-scultura, ma che è stato anche autore di una performance, realizzando in tempo reale, a margine del palco, durante il concerto, una sua opera rappresentante il cantautore celebrato.
E ancora poi i tanti che hanno lavorato in modi diversi perche l'edizione n. 25 potesse andare in orbita, tra tutti l'immarcescibile Carlo Dotto, Daniele Vai, gli educatori dell'ARCA che hanno gestito il coro dei bambini dei campi solari ferajesi, ed il team dei fonici ed altri ancora che hanno contribuito all'innegabile successo della serata.
In ultimo una citazione speciale la merita un pubblico "appassionato", particolarmente nella canzone finale (tutti sul palco, con Davide Civaschi in uno stupendo "a solo") di Creuza de ma' che pareva non voler far terminare, con il ritornante "e anda" rilanciato a tutta voce dalla piazza.
"Arrivederci all'edizione 2024 - ha chiuso Alessandro Beneforti, il vero "motore" del D.A.D. - 20 Agosto, dove? Boh, ma ci sarà..."
S.
Di seguito la galleria fotografica della serata (Foto di Manuela Cavallin)
Gli artisti che si sono esibiti