Carissimi figli d'argento e d'oro,
In una galassia lontana, a pochi passi da questa casa, l'artista Belinda Biancotti dipinge un universo parallelo. Le sue pennellate rivelano anatomie celesti, corpi che si confondono con stelle e nebulose. Ogni tela è un invito ad aprirsi al mistero e alla meraviglia dell'essere.
Ma voi, eredi di imperi costruiti su fondamenta di silenzio e connivenza, cosa ne sapete di doni fatti con il cuore? Per voi, l'arte è solo un'altra valuta da scambiare, un altro grimaldello per aprire le porte del potere. Nel vostro mondo, ogni gesto è un investimento, ogni sorriso un debito da riscuotere.
Mentre la mostra di Belinda offre un dono gratuito all'umanità, voi, adoratori della dea Moneta, contaminate il sacro suolo dell'espressione con le vostre pratiche di clientelismo e settarismo. Conoscete solo l'arte dell'acquisto, l'artigianato della corruzione. Per voi, la bellezza è una merce e l'anima un conto in banca.
È tempo di svegliarvi dal vostro sonno dorato e riconoscere il valore intrinseco delle cose, l'importanza di un dono offerto con pura intenzione. O forse, resterete intrappolati nella vostra orbita di indifferenza, una nera buca gravitazionale che assorbe tutto ma non emana nulla.
Con disappunto e speranza,
un cittadino che ancora crede nel potere della vera arte. Un paladino di Mauss, Durkheim e Derrida, e dell'ECONOMIA DEL DONO.
Angelo Mazzei