Il Forum Giovanile dell’Elba vuole contribuire alla battaglia sociale contro la violenza di genere, il patriarcato, la cultura del possesso e gli stereotipi di genere, per questo ogni giorno per i prossimi 7 faremo uscire una riflessione scritta da ragazze e ragazzi dell’Assemblea su questi temi.
Lo stalking: quando l’interesse oltrepassa il limite della privacy e delle libertà personali di ognuno di noi
Al giorno d’oggi si sente spesso parlare di stalking, un fenomeno che prende il suo nome dall’inglese “to stalk”, che significa propriamente “pedinare”, e che purtroppo si sta diffondendo sempre più all’interno della nostra società. Infatti, con questo termine si indicano i comportamenti persecutori e molesti da parte di un individuo, chiamato appunto stalker, nei confronti di una vittima, una persona che suo malgrado è resa oggetto di costanti attenzioni indesiderate, in particolare a carattere intrusivo e minaccioso, che sono causa di gravi conseguenze fisiche, emotive e psicologiche.
Lo stalking si manifesta attraverso un’escalation di azioni come la raccolta di informazioni sulla vittima e sui luoghi abitualmente frequentati, il pedinamento e l’inseguimento, l’invio incessante di messaggi, lettere ed e-mail, telefonate continue, la casualità di incontri a sorpresa tra lo stalker e la persona stalkerata, fino alla minaccia dell’uso della violenza contro la vittima e le persone a lei care. La cosa più aberrante è che chi mette in atto questa serie di oltraggi può essere sì un estraneo, però il più delle volte è un conoscente, un collega o un ex-partner che, non accettando la fine della relazione, agisce con lo scopo di recuperare il precedente rapporto o per vendicarsi di un torto subito.
Molto spesso si tende a sottovalutare, a minimizzare la pericolosità di questo fenomeno, oppure le vittime cercano addirittura di tollerare senza denunciare, e questa è la cosa più sbagliata che si possa fare perché lo stalking è una vera e propria forma di violenza. E, nello specifico, è una violenza che colpisce le donne tre volte più rispetto agli uomini, donne giovani soprattutto, comprese tra i 18 e i 24 anni. È una violenza che può non solo condizionare brutalmente la vita delle donne prese di mira, ma che può anche rappresentare l’anticamera dei delitti più gravi ed efferati fino a sfociare nel femminicidio. È una violenza che in Italia è diventata reato soltanto nel 2009.
La sensibilizzazione è uno degli strumenti più validi per diffondere maggiore consapevolezza, per aiutare la prevenzione di tali comportamenti, per incoraggiare le donne a denunciare e a non sopportare nell’ombra, per farle sentire una volta per tutte sicure e protette e non minacciate dalla possibilità di rimetterci la vita. Il dibattito per dare una risposta al perché accadano tutte queste atrocità rimane aperto ed è fondamentale che all’interno di quest’ultimo lo stalking venga inserito con il suo peso effettivo e considerato una problematica tanto seria quanto reale e presente nella nostra società.