Le guerre nel mondo in corso, in questo momento, sono ben 59 e sia l’invasione russa dell’Ucraina che il genocidio del popolo palestinese, dopo la strage perpetrata da Hamas, sono solo l’ultimo di un lungo elenco di conflitti. Dall’Afghanistan, alla Libia, al Myanmar, alla Nigeria, sono molte le popolazioni del mondo per cui il conflitto è la tragica normalità. Fame, sete, malattie, freddo, migliaia e migliaia di profughi civili in fuga senza un posto ove sentirsi sicuri dalle bombe e rappresaglie, e tanti, troppi bambini, i più innocenti fra gli innocenti, senza speranza e senza futuro. Da dopo la fine della Seconda guerra mondiale non siamo ma stati così vicini ad un ennesimo conflitto dalle proporzioni catastrofiche. Le cause degli scontri sono di varia natura: spiccano gli interessi economici, le rivendicazioni di natura territoriale nonché le differenze di ideologie religiose.
In questo terribile contesto l’Arte può diventare una forza importante, capace con il suo operato d’imprimere nella società e nell’immaginario collettivo, un rinnovamento in senso etico e sociale e in qualche modo influenzare la visione di un mondo diverso combattendo contro conflitti e ingiustizie. L’arte ci rende liberi e ogni individuo un artista, capace con il suo pensiero d'imprimere nella società un cambiamento. Nella Storia dell’Arte troviamo molti esempi di questo sforzo, diretto alla denuncia delle atrocità del mondo. A tutti verrà subito alla mente l’opera di Pablo Picasso “Guernica” un grido di dolore e denuncia degli orrori di tutte le guerre, realizzato a ricordo della distruzione della città di Guernica nel 1937 ad opera dell’aviazione nazista. Prima e dopo Picasso una miriade di artisti hanno saputo lanciare messaggi chiari e inequivocabili di denuncia contro i sanguinosi conflitti che funestano il nostro pianeta, si pensi per esempio a come nel 1894 il pittore Henri Rousseau nel suo dipinto “Guerra” immaginava una figura mostruosa che cavalcando il suo destriero furiosamente, seminava morti e terrore. Prima ancora Francisco Goya, nel dipinto “La fucilazione del 3 maggio 1808” testimonia gli orrori della guerra civile spagnola, oppure Salvador Dalì nel “Volto della guerra” del 1940, un quadro che esprime l’orrore e assurdità di ciò che sta succedendo in Europa. A voler continuare, l’elenco si farebbe lunghissimo. Si può dire che “Guernica” ispirò generazioni di artisti desiderosi di opporsi alla violenza della guerra con la loro arte ed è da qui che dobbiamo ripartire oggi.
Per questo motivo, come “Circolo degli Artisti – isola d’Elba“, vorremmo promuovere una mostra tematica dal titolo “Artisti uniti contro tutte le guerre“; se altri pittori, scultori, fotografi, musicisti, associazioni, vorranno unirsi a noi in questo sforzo interpretativo, sia fisicamente, esponendo le opere, sia virtualmente pubblicandole sulla nostra pagina Facebook ed Instagram, con l’hashtag #artisticontroleguerre, invieremo un importante messaggio. La partecipazione più numerosa possibile di tutti gli Artisti elbani, e non solo, darà garanzia di riuscita a tale progetto.
Non saremo noi a fermare le guerre del mondo, ma saremo insieme ad altri milioni di persone a portare il nostro contributo prima che sia troppo tardi per l’umanità intera. Per adesioni, chiarimenti o suggerimenti contattare: via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure sulla pagina Facebook Circolo degli Artisti – Isola d’Elba o Instagram circolodegliartisti_isoladelba oppure telefonicamente Alessandro Grosso al 3381400257.
Gli eventi si svolgeranno intorno alla metà di maggio 2024, ci saranno mostre, letture, concerti musicali ed incontri con gli artisti sul tema.