Il bastione che si trova dietro la piscina comunale di Portoferraio, è chiamato primo bastione degli Spagnoli perché un po’ più in alto ne esiste un altro detto secondo bastione degli Spagnoli. (foto di copertina)
Non è stato costruito dagli ingegneri militari medicei ma dagli spagnoli.
E’ stato infatti costruito nel secolo diciottesimo durante la breve occupazione di Portoferraio (1732-34) da parte delle truppe spagnole. Per questo è chiamato “degli Spagnoli”.
Costruito probabilmente nel 1732.
Una opera sussidiaria aggiuntiva del fronte di attacco di terra posta in posizione avanzata sul basso nella piana del Glacis. Costruito sopra la batteria di cannoni del bastione delle Fornaci (oggi scomparso), consentiva tiri di artiglieria molto radenti impossibili dall’alto dei bastioni medicei sovrastanti e retrostanti.
I tiri di questa batteria di cannoni erano a rinforzo di quelli della batteria di Santa Fine e delle Fornaci tra le quali era posta a cavaliere sita sopra quella del bastione delle Fornaci. Nelle antiche piante planimetriche lo si ritrova per questo anche col nome di “batteria sopra le fornaci”. In alcune di queste antiche piante lo si ritrova col nome di “Cavaliere di Santa Fine“ per la posizione a cavaliere, elevata sopra la batteria di cannoni del bastione di Santa Fine e sopra quella del bastione delle Fornaci.
Pur essendo del settecento, rispetto ai bastioni medicei, che sono del cinquecento, il primo bastione degli Spagnoli conserva tutte le caratteristiche del bastione mediceo: terrapieno con suo spalto, troniere con loro parapetti, mura in pietrame intonacato, camminamento coperto, camminamento di ronda. Gli spagnoli lo costruirono però con alcune caratteristiche architettoniche militari peculiari legate alla funzione difensiva militare che doveva svolgere per la sua posizione la quale, essendo in prima linea avanzata di difesa, doveva contenere l’urto ravvicinato delle palle di cannone dell’artiglieria nemica per cui lo spessore del muro del bastione è particolarmente spesso, imponente.
Questa è una sua peculiare caratteristica.
L’intensità di tale spessore murario è valutabile nel taglio dell’angolo dello spallone, taglio che è stato fatto per lasciar posto alla piscina comunale.
Per lo stesso motivo (funzione difensiva avanzata ravvicinata), le troniere per le bocche di cannone e i parapetti per difendere gli artiglieri, sono “a botta di bomba” avendo uno spessore murario maggiore delle spessore della muraglia su cui si trovano.
Ciò è visibile nella parte del parapetto che non poggia sulla muraglia sottostante la quale finisce per appoggiare direttamente sul terreno dello spalto. Il terreno essendo di riporto non ha retto al peso di tali strutture militari che sono crollate poco tempo dopo la costruzione. Quello che oggi vediamo fa parte dei lavori di risarcimento eseguiti dopo il crollo e descritti nella relazione Warren del 1744 mirabilmente descritti da Rino Manetti.
La troniera della batteria di cannoni del primo bastione degli Spagnoli conserva la “tromba” della feritoia con un doppio sguancio (interno ed esterno) con arrotondamenti antischeggia praticato nei merloni laterali.
Le “panchiere”, costituite da quella consueta piattaforma addossata al piede della faccia interna del parapetto della muraglia ove sono poste le “troniere” e precisamente tra una troniera e l’altra, le quali limitano il piano che si chiama “ginocchiera”, perché costituisce un valido riparo per le ginocchia dei cannonieri, qui nel primo bastione degli spagnoli,come sopra accennato, sono fortemente ingrandite ed ispessite proprio per la posizione dell’intero bastione in vicinanza del fuoco nemico.
Lo spalto del primo bastione degli Spagnoli costruito sul terrapieno (terra riportata) non è ampio come gli spalti dei bastioni medicei retro e sovrastanti, ma molto più stretto, e perciò più facilmente difendibile dagli imponenti parapetti e dallo “spallone“ del bastione che è rivolto verso la spiaggia delle Ghiaie.
Il camminamento di ronda è scomparso ma a testimoniare la sua esistenza rimane la presenza del basamento della garitta dell’opera del bastione di Santa Fine, col quale il primo bastione degli spagnoli è connesso: la garitta è infatti luogo fisso di guardia ed osservazione.
Nel primo bastione degli Spagnoli è ancora oggi visibile una rampa di comunicazione coperta che lo attraversa penetrando nel terrapieno, alla quale si accede attraverso un portale ricavato nel paramento murario.
La rampa è importatntissimo camminamento militare rimasto intatto nonostante l’incuria e l’abbandono.
Importantissimo camminamento in quanto punto di snodo per il movimento delle truppe tra il bastione delle Fornaci che era sottostante e lo spalto del bastione degli Spagnoli sovrastante.
Da qui, dal primo bastione degli Spagnoli, attraverso il camminamento coperto degli Spagnoli si arrivava al sovrastante secondo bastione degli Spagnoli per proseguire poi verso le altre “avanzate” fino a giungere nella rientranza nord del bastione della palle di Sopra dove, attraverso una “porta segreta” si accede dentro Forte Falcone.
Porta ”segreta” in quanto piccola, bassa facilmente difendibile non facilmente visibile per i tiri di cannone del nemico.
In architettura militare ,il camminamento è chiamato coperto non in quanto coperto da agenti atmosferici ma in quanto permetteva ai difensori di rimanere defilati rispetto alle offese del nemico. Camminamento coperto anche perchè non consentiva al nemico di osservare le manovre delle truppe.
Dal primo bastione degli Spagnoli, con un altro camminamento ‘coperto‘, le truppe potevano attraversare tutta la piana del Glacis ed arrivare fino al bastione della Cornacchia alla controguardia della porta di Terra. Questo camminamento ‘coperto’ aveva funzione militare strategica fondamentale perché consentiva spostamenti di truppe lungo tutte le opere “avanzate“ presenti sotto e davanti all’intero fronte di attacco di terra buontalentiano.
E’ chiamato da S. Lambardi col nome di “strada coperta sotto le mura dei quattro bastioni“
Così nel 1791 il Lambardi:
“STRADA COPERTA SOTTO LE MURA DEI QUATTRO BASTIONI
La strada coperta sotto le mura dei quattro bastioni che procedono il Falcone, fu veramente principiata nel 1693 ma prima di essere terminata e compita convenne stendere in Glacis tutta la pendenza del monte e durò quel lavoro fino al 1695….
SECONDO CAMMINO COPERTO SOTTO IL FRONTE DI ATTACCO
Il suddetto Cammino Coperto ha il suo principio dall’estremità, e sotto il bastione della Cornacchia, di dove seguitando la falda del Glacis, va a finire al Corpo di Guardia di Santa Fine, situato verso la sponda del mare al di fuora a ponente e sull’estremità del Fosso del Ponticello, con la sua Banchetta tripilicata al di dentro e guarnito tutto di una buona palizzata …“
(Cfr pg 173 e 198 di “Memorie antiche e moderne dell’isola dell’Elba”Sebastiano Lambardi 1791. Ristampa fotomeccanica Forni editore. Bologna 1966)
Di tale camminamento ‘coperto’ (“strada coperta sotto le mura dei quattro bastioni”) che il Lambardi chiama anche “secondo cammino coperto sotto il fronte di attacco” essendo il primo quello chiamato ”cammino coperto degli Spagnoli”, non resta niente in quanto tutto scomparso con lo sviluppo urbanistico. Del camminamento ‘coperto’ degli Spagnoli rimane una parte ancora oggi visibile che fiancheggia il secondo bastione degli Spagnoli sopra la strada di via Ninci.
Una foto scattata da Roster visualizza la situazione dei camminamenti ’coperti’ a fine ottocento.
Il primo bastione degli Spagnoli è chiuso e non fruibile al pubblico.
Marcello Camici
Foto di copertina - Portoferraio. Dietro la piscina comunale il primo bastione degli Spagnoli.
Foto 2 - Portoferraio. Dietro la piscina comunale.Angolo dello spallone del primo bastione degli Spagnoli tagliato per fare posto alla piscina.
Foto 3 - Portoferraio. Primo bastione degli Spagnoli. Spalto con parapetti e troniere che hanno larghezza maggiore dello spessore della muraglia sulla quale sono posti Sulla sinistra, è visibile dei parapetti e delle troniere la parte che non poggia sulla muraglia sottostante ma direttamente sul terreno dello spalto.
Foto 4 - Portoferraio. Primo bastione degli Spagnoli. Spalto con Troniere.
Foto 5 - Portoferraio. Primo bastione degli Spagnoli. Ristrettezza dello spalto del bastione. Foto ripresa da via Ninci.
Foto 6 - Portoferraio. Primo bastione degli Spagnoli. Porta ad arco a tutto sesto - probabile costruzione 1732 - di ingresso alla rampa di comunicazione al piede della muraglia del primo bastione degli Spagnoli.Chiusa e sbarrata con cancello in ferro.
Foto 7 - Portoferraio.Primo bastione degli Spagnoli. Rampa di salita a voltone attraverso il terrapieno del bastione, lastricata a cordoni in pietra con intonacamento delle pareti.
Foto 8 - Portoferraio. Primo bastione degli Spagnoli. Uscita della rampa di comunicazione. Foto ripresa da Via Ninci.
Foto 9 - Giorgio Roster. Foto fine ottocento. Portoferraio fronte di attacco di terra. Sono visibili i camminamenti “coperti“. Al centro della foto, più in alto, il camminamento ‘coperto’ degli Spagnoli - primo camminamento - più in basso, parte della “strada coperta sotto i quattro bastioni” - secondo camminamento.