Il giardino pubblico delle Ghiaie è parte integrante della città di Portoferraio di cui costituisce l’unico “polmone verde” dove domina la presenza di pitosforo, oleandro, tamerici e querce. E’ anche una zona che ha contribuito alla storia della città di Portoferraio nonché luogo molto noto per generazioni di giovani portoferraiesi dove nei tempi passati si incontravano per passeggiare.
Scriveva nel 1990 la redazione del giornale de Il Corriere Elbano:
“…I giardini delle Ghiaie hanno oltre un secolo e mezzo di vita. Infatti la loro realizzazione ebbe inizio nel 1836, quando il terreno che fino al 1824 era adibito a saline, fu ceduto in dono dal granduca di Toscana alla città di Portoferraio, lo testimonia la seguente lettera indirizzata al capo di rendite dell’Elba dal gonfaloniere
_ La pregiata sua di ieri mi partecipa che dietro le preci umiliate al R. Trono del Magistrato comunitativo di Portoferraio, S.A.I.R. il Granduca, con suo veneratissimo Rescritto del 10 caduto si è degnata di cedere in dono a questa Comunità il terreno già occupato dalle soppresse Salinette della Ghiaie per costruire un pubblico parterre alberato, col riservo peraltro di restituirne il possesso alla R. Azienda dei Sali, qualora il predetto locale non venisse altrimenti ridotto a tale uso. L’intiera Magistratura di questa Città, che ho l’onore di presiedere, è grata alla generosità Sovrana per il dono concessoli e Gliene fa i più umili e sinceri ringraziamenti.
Dev.mo Obbl.mo Servitore
Leopoldo Lambardi
Portoferraio dal Palazzo Comunitativo lì 1 luglio 1836”
(Cfr. “I Giardini delle Ghiaie”.Quarta pagina de ”Il Corriere Elbano” .Anno XLIII-N. 21.1990.Biblioteca comunale di Portoferraio)
Leopoldo Lambardi è stato gonfaloniere (sindaco) della città di Portoferraio dal 1834 al 1838.
Da questo interessante documento si apprende che le salinette alla paesana delle Ghiaie erano presenti fino al 1824, quando furono soppresse e che dodici anni dopo, nel 1836, il terreno da esse occupato fu ceduto in dono dal Granduca di Toscana alla comunità di Portoferraio con l’obbligo di costruirvi un pubblico parterre alberato cioè un giardino. In caso contrario, se tale terreno non fosse stato trasformato a tale uso, il terreno doveva essere restituito al possesso dello stato (Regia azienda dei Sali).
“Le salinette alla paesana delle Ghiaie” furono insieme alle altre saline attività economica per la comunità di Portoferraio.
La salinificazione alla paesana che nelle salinette delle Ghiaie avveniva è la modalità più antica di coltivazione del sale che diverrà poi coltivazione del sale alla trapanese con lo sviluppo della saline granducali.
La “generosità sovrana” è quella del granduca di Toscana, Sua Altezza Reale Leopoldo II asburgo-lorena.
Si può dunque con certezza affermare che “granducale” è il giardino delle Ghiaie: nato col “veneratissimo rescritto“ del 1836, ad oggi ha 188 anni.
“Giardino granducale pubblico delle Ghiaie”: così andrebbe chiamato.
Nel luogo bonificato dalle salinette, ai primi del novecento la volontà del granduca si era realizzata pienamente con sua trasformazione nel pubblico parterre alberato. Lo dimostrano alcune foto dei primi anni del novecento e un bel dipinto olio su tela di Filippo Marfori Savini esposto nella pinacoteca comunale di Portoferraio.
Marcello Camici
Foto di copertina - Portoferraio. Primi anni del novecento. Le salinette alla paesana delle Ghiaie trasformate in parterre alberato.
Foto 2 - Portoferraio. Parterre alberato delle Ghiaie. Inaugurazione del busto a Mario Foresi nel 1924.
Foto 3 - “Parco delle ghiaie”. Olio su tela. Filippo Marfori Savini - 1877 - 1952 - Pinacoteca comunale di Portoferraio