Nella serata del 12 agosto, l'Open Air Museum Italo Bolano di Portoferraio ha accolto un pubblico attento e partecipe per la coinvolgente performance dell'artista Moira Lena Tassi (originaria di Città di Castello e nota per la sua versatilità artistica).
Tassi ha saputo intrecciare culture ed epoche diverse, spaziando dalla mitologia greca alla poesia contemporanea, per dare vita allo spettacolo "Psiche abbandonata". La sua interpretazione, culminata nella partecipazione attiva del pubblico a rituali ispirati a tradizioni orientali, ha magistralmente esplorato i temi universali dell'abbandono e del dolore, offrendo al contempo una profonda riflessione catartica sull'amore e la speranza.
Sotto il cielo stellato di agosto, l'artista ha guidato il pubblico attraverso un viaggio emotivo senza tempo, dove il dolore si è trasformato in speranza. Attraverso poesie e racconti, Tassi ha affrontato il complesso panorama dei sentimenti umani, lasciando un messaggio chiaro e potente: il dolore può essere un' opportunità di rinascita e liberazione.
Il viaggio è iniziato con la narrazione della storia di Psiche, una delle figure femminili più affascinanti della mitologia greca, amata e anche abbandonata da Eros, come scritta da Apuleio nelle " Metamorfosi". Tassi ha introdotto il suo pubblico a questa figura mitologica partendo dalla propria ultima opera, un dipinto su velluto blu intitolato "Psiche abbandonata".
Quest'opera, svelata per la prima volta proprio all'Open Air Museum Italo Bolano, si distingue per l'uso di una tecnica innovativa e per la scelta del velluto come supporto. Il tessuto, con la sua texture morbida e cangiante, conferisce all'opera una sensorialità e una ricchezza visiva uniche.
Successivamente, Tassi ha guidato il pubblico nella profondità dell’animo umano, interpretando le parole di grandi poeti come Mario Luzi, Salvatore Quasimodo e Alda Merini.
Ogni poesia era accompagnata dalla proiezione di un'immagine rappresentativa di un'opera del Maestro Italo Bolano, in segno di omaggio e riconoscenza.
L’artista ha spiegato: "L’Open Air Museum Italo Bolano è molto più di un museo; è un giardino magico che parla d’arte in ogni suo angolo. È un luogo che possiede un’ anima, quella del grande Maestro Italo Bolano, che purtroppo non ho avuto il privilegio di conoscere personalmente, se non attraverso la sua fedele compagna di vita, custode e continuatrice del suo straordinario progetto artistico."