La tenaglia delle fascine è un bastione delle fortezze mediceo-lorenesi scomparso.
Faceva parte del fronte di attacco di mare.
La sua conoscenza consente di capire la trasformazione del paesaggio avvenuta nella zona dove oggi si trova l’edifico con sede info point denominato la ”gattaia” ed il terreno ad esso adiacente sotto la muraglia del bastione della Cornacchia fino a quella del Cornacchino con i magazzini della marina militare.
Consente anche di capire se tale trasformazione è stata coerente con la qualità della cultura dei monumenti storici, beni culturali ivi presenti. (Foto di copertina)
Nel cinquecento, edificato il bastione della Cornacchia e Cornacchino, il mare arrivava fino sotto questi bastioni. La costruzione di tali bastioni avvenne nel primo anno della fondazione di Cosmopoli, nel 1547 “…serrò la darsena secondo che richiedeva il terreno, impostando perciò un piccolo bastione per difesa della medesima, opposto alla Torre dalla parte di tramontana , e altro contiguo a quello della Cornacchia detto Cornacchino. Il principio delle suddette fabbriche fu l’anno 1547, ma però durò fino a tutto il 1549 prima che fosse ridotto a qualche perfezione.
Bene è vero, che temendo il Camerini di qualche sorpresa nell’atto di fabbricare, operò in maniera che in quindici giorni fra terra e fascine e muraglie in qualche parte s’innalzò tanto e con tale larghezza che si messe in difesa, dimododichè se fosse stato attaccato, potea per qualche poco di tempo validamente difendersi”.
(Cfr pg 113 di “Memorie antiche e moderne dell’isola dell’Elba, Ricavate da vari autori e compilate da Sebastiano Lambardi” Firenze 1791. Ristampa fotomeccanica, Forni editore Bologna 1966)
Una muraglia davanti alla Cornacchia e Cornacchino era stata costruita che ”conducea al muro della catena”: sono queste testuali parole con cui è identificata questa muraglia al numero 3 nella legenda della parte superiore del dipinto di Giuseppe Maria Terreni “Entrata per la Porta di Terra per di fuori come stava prima“.
Il ”muro della catena“ è quello visibile nel dipinto che si diparte dal bastione del Cornacchino (corrispondente oggi alla zona del molo del Gallo) a cui era legata la catena che serrava l’ingresso nella darsena.
La muraglia, essendo rovinata, nel 1693 viene rifatta e trasformata in bastione.
Tale nuovo bastione a tenaglia circondava la muraglia dei bastioni Cornacchia e Cornacchino per questo è chiamato tenaglia.
Era lunga 93 metri circa e alta 5,5 metri circa.
Partiva dalla controguardia sotto porta di Terra arrivando fino al muro dove si lega la catena che chiude l’ingresso alla darsena. Era dotata di feritoie con panchette per la moschetteria e una piccola batteria con due pezzi di cannone per tirare a fior d’acqua all’apertura della darsena.
Una colonna grossa fu piantata davanti, in mare, dove poter legare le barche.
Lo scrive il governatore di Portoferraio Mario Tornaquinci nella nota di lavori da lui fatta nel 1693.
“....Rifatta una muraglia, che comincia dalla detta controguardia e finisce al muro ove si lega la catena. Longa b. a 160, alta b. a 9 e mezzo con le feritoie e panchette per la moschetteria ,et una piccola batteria, per due pezzi di cannone, che tira a fior d’acqua in bocca della darsena, opposta alla Torre… Piantata una grossa colonna in mare fuori di detta muraglia per legare le barche…”
(“Nota di lavori di fortificazioni, et altri civili fatti da me Mario Tornaquinci nella città Presidio e Fortezze di Porto Ferraio cominciati l’anno 1688; 89:90:91;92;93:94 e 95. Miscellanea Medicea. Filza 464. Archivio di stato Firenze”)
L’opera venne completata nel 1694 con la costruzione di una contro muraglia:
“…Fatta una contro muraglia ai parapetti che attaccano sotto il baluardo del Cornacchino che comunicano con la controguardia il altezza di b.a 6 tutta terrapienata con sue scale per salire al parapetto la moschetteria…”
(Idem come sopra)
Tutto il bastione delle Fascine o tenaglia è visibile nel particolare del dipinto “Prospettiva di Portoferraio“ del 1705 circa.
Perché fu chiamato col nome di “tenaglia, bastione della Fascine”?
Per rispondere alla domanda alcune brevi considerazioni.
Osservando il particolare del dipinto olio su tela “Prospettiva della Città di Porto e Fortezze di Portoferraio del ser.mo Granduca di Toscana” di Giuseppe Maria Terreni (1739-1811) si vedono accatastate fascine di legna e ammucchiate lungo la scarpa della muraglia del bastione della Cornacchia.
Ciò fa pensare e suggerisce che il bastione fosse stato adibito oltre che alla difesa anche a deposito per legna.
Il legname a Portoferraio era molto utile oltre ai bisogni agricoli e domestici serviva alla carpenteria edile e navale nel vicino arsenale delle Galeazze ed anche alla fonderia medicea che si trovava dentro le mura. In questo bastione legname era inoltre essere facilmente trasportato da imbarcazioni che potevano attraccare al pilastro piantato in mare davanti al bastione o sbarcare legno sul vicino ”ponte delle robbe” aperto nella muraglia che univa la ridotta reale del Ponticello alla controguardia sotto la porta di Terra.
In questo bastione inoltre, essendo isolato, minore era il pericolo di incendio.
Nel 1744, in epoca lorenese, la tenaglia delle fascine è sottoposta a lavori di adeguamento con rialzamento della muraglia e costruzione del parapetto alla sua sommità in modo da conferire un maggior ruolo difensivo a protezione dell’ingresso nella darsena.
Dismessa questa funzione, il bastione divenne poi la sede del magazzino generale della tonnara (fabbrica per la lavorazione dei tonni) quando fu deciso di spostare il magazzino della tonnara della Linguella.
Marcello Camici
Foto di copertina - Portoferraio. Muraglia del bastione della Cornacchia e l’immobile sede di info point denominato la “Gattaia”: uno degli esempi di trasformazione del paesaggio e di riuso delle fortezze.
Foto 2 - Giuseppe Maria Terreni. ”Entrata della Porta di Terra per di fuori” Dipinto olio su tela.
Legenda superiore: “Entrata della Porta di Terra di fuori come stava prima”, numero 3 ”Muraglia rovinata che conduce al muro della catena”
Foto 3 - Anonimo “Prospettiva di Portoferraio”. 1705 circa. Dipinto olio su tela.
PARTICOLARE. Al centro il bastione della Cornacchia. Sulla sua sinistra la controguardia sotto al Porta di Terra, sulla sua destra il bastione del Cornacchino con muro da cui si diparte la catena a chiusura della darsena. Ai piedi del bastione della Cornacchia è il bastione della Fascine con davanti piantato in mare il palo per ormeggiare le barche.
Foto 4 - “Prospettiva della Città di Porto e Fortezze di Portoferraio del ser.mo Granduca di Toscana”. Giuseppe Maria Terreni. Dipinto olio su tela.
PARTICOLARE. Bastione della Cornacchia e del Cornacchino da cui si diparte il muro a cui è attaccata la catena che serra l’ingresso nella darsena. Sotto li Bastione della Cornacchia e Cornacchino è la muraglia del Bastione della Fascine che circonda a tenaglia i suddetti bastioni.
Foto 5 - Portoferraio. Magazzino generale della Tonnara costruito sopra il bastione delle Fascine.