La violenza sulle donne è un fenomeno che in questi ultimi anni ha raggiunto dimensioni impressionanti; molte storie del passato non hanno avuto la risonanza mediatica che avrebbero oggi, ma sappiamo che si sono consumate passando sotto silenzio. Abbiamo sempre pensato che tali atti di violenza trovassero terreno fertile nella profonda ignoranza e nel pregiudizio; in realtà in un’epoca moderna e caratterizzata dal progresso come quella che stiamo vivendo, anche se ci appare anacronistico, dobbiamo prendere atto che nulla è cambiato rispetto al passato e che culturalmente c’è ancora tanto da lavorare.
“Ogni atto di violenza fondato sul genere che abbia come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale, psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata”.
Questa è la definizione della violenza di genere che si manifesta subdolamente, in maniera inaspettata e all’inizio difficilmente riconoscibile; nasce con atteggiamenti vessatori e dominanti, tendenti a limitare la libertà personale per sfociare, nei casi più gravi, nella barbarie del femminicidio. Tutto questo avviene in ogni contesto sociale e in ogni parte del mondo, indipendentemente dal livello culturale; sempre più spesso si verifica all’interno delle mura domestiche laddove la donna dovrebbe sentirsi più sicura e protetta, e non convincersi che sia la normalità della vita di coppia.
Purtroppo i numeri in crescita parlano chiaro e ci ricordano che le azioni messe in campo fino ad oggi non bastano da sole a contrastare questo fenomeno, testimonianza di un impoverimento socio culturale della nostra società. Dobbiamo adoperarci con tutti i mezzi possibili per combattere questa inaccettabile realtà: l’istruzione, la formazione e la corretta informazione possono essere elementi utili se associati a strumenti di contrasto quali le reti antiviolenza , operative da tempo sul territorio nazionale (1522 numero antiviolenza e stalking).
Questa sera la facciata del Monumento in piazza della Vittoria sarà illuminata di rosso per non dimenticare tutte le donne che hanno subito violenza e per ricordare a quelle che ancora subiscono in silenzio di trovare il coraggio di denunciare.
L’Amministrazione Comunale di Marciana Marina