E’ in uscita in libreria “Strade d’acqua” pubblicato da Il Frangente, “l’editore che naviga”, di Maria Gisella Catuogno.
Si tratta di tre racconti che hanno per denominatore comune il “destino di mare” e per protagonisti un uomo e due donne: un nobile veneziano navigatore e mercante del XV secolo, una ragazza francese del XVIII e un’operaia di filanda della provincia di Milano, vissuta a cavallo tra Ottocento e Novecento. Pur molto diversi tra di loro, questi personaggi hanno avuto esistenze condizionate da eccezionali esperienze di mare.
Il primo, Pietro Querini, partito da Candia (Creta), nel 1434, a bordo della caracca Querina, con un carico di prodotti mediterranei, tra cui il pregiatissimo vino di Malvasia, non giungerà mai nelle Fiandre, dove era diretto, per una serie infinita di (dis)avventure che, dopo il naufragio, lo faranno approdare, con i pochi superstiti, nel Grande Nord, oltre il Circolo Polare Artico. Ma qui, inaspettatamente, questi uomini esausti conosceranno l’accoglienza, il calore umano e un tesoretto gastronomico ignoto, che, portato a Venezia, si diffonderà in Europa e anche qui da noi, all’Isola d’Elba.
Il secondo racconto ha invece per protagonista Jeanne Baret, la prima donna a compiere in incognito, travestita da uomo, la circumnavigazione del globo a bordo di una corvetta della Marina Militare francese, nel ruolo di assistente di un celebre botanico francese, di cui è compagna. Il sotterfugio va avanti per un buon tratto del lunghissimo viaggio, finché…
Alla coraggiosa Jeanne siamo debitori di una pianta ornamentale molto apprezzata che rallegra i nostri giardini e le nostre terrazze e che fino a quel momento fioriva soltanto in Brasile.
“Destinazione Shangai” è l’ultimo racconto, che ha al centro la figura di Giuseppina Croci, una trentenne lombarda molto brava nel suo lavoro di “filandina”, che, dopo varie esitazioni, accetta dal suo datore di lavoro di recarsi in Cina, sopra un bastimento tedesco in partenza da Genova, per istruire una squadra di operaie. Non ha mai visto il mare, non conosce le lingue, sa poco anche l’italiano, ma accetta l’opportunità di sottrarsi a un destino già scritto affrontando l’ignoto e affidando a un diario di bordo la narrazione del mal di mare e della solitudine di cui soffre, ma anche della sua meraviglia nello scoprire mondi tanto lontani dal proprio.
Insomma, questo volumetto propone tre storie lontane nel tempo e nello spazio, ma accomunate dalla straordinarietà delle vicende che i protagonisti si ritrovano a vivere; dalla tenacia che manifestano nel perseguimento dei propri fini – non senza momenti di umanissimo scoramento –; dalla comune esperienza di volte celesti e di orizzonti marini contemplati con stupore o sgomento e di pensieri analoghi, specialmente nell’ora che volge il disio ai navicanti e ‘ntenerisce il core e forse, infine, dall’intuizione di aver tracciato, con i viaggi programmati e le rotte decise dal destino, delle “strade d’acqua” – di cultura, di commercio, di consuetudini – che altri, uomini e donne, avrebbero solcato dopo di loro con simili ansie ed emozioni.
Il libro, già in vendita negli store on line (Ibs, Feltrinelli, Amazon…) sarà a giorni nelle nostre librerie.
Domenica 15 dicembre, alle ore 16.30, sarà presentato alla Gran Guardia nell’ambito delle iniziative letterarie di Mardilibri.