E' uscito in questi giorni "Il tredicesimo zodiaco" l'ultimo lavoro dello scrittore elbano Alessandro Pugi.
Continua così il connubio tra lo scrittore e la casa editrice "Il Foglio", già promotrice del "Il colore del cielo", romanzo alla terza edizione, che ha da poco superato le seicento copie vendute. A differenza del precedente romanzo però, che trattava un argomento spinoso come quello della seconda guerra mondiale, questa volta lo scrittore elbano si cimenta in un thriller adrenalinico, intenso e commovente.
Il tredicesimo zodiaco è un romanzo che prende spunto dalle scritture narrate nell’Apocalisse biblica per intrecciare tra loro il destino di due uomini, due poliziotti, legati da un sottile filo indissolubile intrecciato magistralmente in due diverse epoche storiche.
Marco Moretti è un giovane ispettore di Polizia, al suo primo vero incarico, che vive la sua vita scandita dalle regole e da uno spiccato attaccamento alle istituzioni. In una Bologna cupa e misteriosa, Marco dovrà affrontare la difficile sfida che si nasconde dietro alcuni efferati omicidi dove uomini qualunque vengono martoriati e mutilati nel fisico. Sui loro corpi straziati la firma dell'assassino: il segno dello zodiaco. Qualcosa però incombe sulla sua vita, qualcosa di oscuro e malvagio, un presagio di morte che si manifesterà nella tragica notte del 12 febbraio dell'anno 2000.
Anche la vita di Daniel Bertazzi, giovane e rampante commissario di Polizia trasferito alla questura di Bologna nell'anno 2030, è regolata dal profondo senso del dovere. Daniel però non è come tutti gli altri uomini, Daniel può sentire, Daniel può vedere quello che gli altri non possono: la presenza delle ombre e la loro voce disperata. Suoni e visioni che lo guideranno alla riapertura di un vecchio caso, alla scoperta di nuovi indizi e a quella verità nascosta, utile alle istituzioni.
In un susseguirsi di emozioni e di paura il lettore sarà trasportato in un mondo fatto di oscuri presagi, voci lontane e ombre minacciose che lo lasceranno con il fiato sospeso fino all'ultima pagina, dove finalmente la verità sarà svelata.
"Ho cercato di esplorare la morte e la vita attraverso le sensazioni provate dai due personaggi principali, immaginandole come una continua e inesauribile catena di eventi più o meno incontrollabili. Mi sono domandato spesso se veramente esiste qualcosa, se veramente esiste la possibilità che le anime dei morti possano entrare in contatto con quelle dei vivi. Non ho la pretesa di dare una risposta certa a questa domanda ma se pensiamo che capita a tutti noi avere la sensazione erronea di rivedere dei luoghi già visti, di annusare odori che sembrano appartenere a persone scomparse o di aver già vissuto precedentemente una situazione o un avvenimento che si sta verificando, che in realtà potrebbero essere dei frammenti di vita vissuta da qualcun altro,allora penso che forse c'è qualcosa in cui credere. Così sono i due personaggi principali della storia, due uomini di legge rivestiti delle loro paure, le emozioni e le difficoltà che li contraddistinguono .Da queste considerazioni è scaturito "Il tredicesimo zodiaco", un romanzo forte e complesso ma che spero sia di piacevole lettura."