Nessuno, nemmeno coloro che fin dall’inizio avevano definito la privatizzazione di Toremar e la creazione del monopolio Moby sulle rotte dell’arcipelago come una sciagura che sarebbe stata pagata a caro prezzo dagli abitanti e dai frequentatori delle nostre isole, nessuno forse immaginava che in così breve tempo si sarebbe concretizzato quanto temuto.
Dal primo gennaio del 2012 Toremar è di proprietà Moby, che diventa così il gestore, in misura superiore al 70%, delle rotte sul canale. Nel breve volgere di qualche mese risulta evidente che il nuovo monopolista legittimato dalla Regione non intende perdere tempo per mettere a frutto la sua posizione dominante.
Gli orari di partenza e soprattutto di arrivo sono presto diventati delle indicazioni di massima, senza reali corrispondenze con quanto indicano i nostri orologi.
Le nuove navi promesse, delle quali la prima, Lora d’Abundo, pur abbastanza recente come anno di costruzione (2004) ha una velocità di crociera di 14,9 nodi (max 16,2 – fonte marinetraffic.com) insufficiente a coprire le tratte negli orari prescritti, e la seconda, che in un divertente comunicato della regione toscana viene definita la “nuova” Oglasa essendo semplicemente quella vecchia riarredata, non brillano certo per efficienza ed economicità. In sostanza si tratta, nel caso della seconda, di una vecchia nave imbellettata alla bell’e meglio e, per quanto riguarda la nuova entrata d’Abundo, così palesemente inadatta alle rotte e agli ormeggi ai quali è destinata che anche una guida alpina potrebbe, al primo sguardo, definirla inadeguata.
Nel frattempo da Toremar viene cacciato il responsabile del naviglio, accusato di ingenti spese senza risultato negli anni di gestione regionale. A distanza di poche ore viene dimesso, anche il presidente Roma, già amministratore unico nei soliti anni di gestione regionale.
La Regione, pur indirettamente accusata della pessima gestione della compagnia, evita di affrontare le conseguenze del caso chiudendosi in un silenzio tombale, nella speranza che la bufera passi in fretta. Forse per aiutarla a passare (la bufera) Onorato nomina Montomoli nuovo presidente di Toremar. Poco da dire sulla competenza, molto invece sul buon vecchio conflitto di interessi. Montomoli, già segretario della federazione pds Piombino Val di Cornia, diventa segretario generale dell’autorità portuale negli anni in cui Moby, già Navarma, scala con successo le rotte da e per l’Elba. Non solo, Montomoli rimane negli anni della privatizzazione e fino alla nomina a Presidente della compagnia, dirigente del PD di Piombino, una delle più importanti federazioni della toscana, e, dal gennaio 2012, membro del cda di Toremar. Sia come segretario dell’autorità portuale, sia come importante funzionario di partito Montomoli ha rapporti solidi e duraturi con i vertici e la burocrazia regionale. Con la stessa Regione dunque che dovrebbe controllare e nel caso sanzionare i disservizi Toremar. E’ in qualche modo il caso tipico italiano in cui le figure di controllore e controllato sfumano in una zona grigia nella quale i ruoli si fondono fino a diventare indistinguibili.
L’ossimoro della privatizzazione dei servizi pubblici, tanto magnificato sulle sponde del canale, e difeso con incrollabile fermezza da destra a sinistra, salvo i soliti, inutili, scontati e tardivi ripensamenti (dimissioni mai) si dimostra per quello che purtroppo è: l’ennesima opaca svendita di un importante bene comune ratificata in nome di interessi che a tutti appartengono fuorchè alla comunità. Non solo, ma, forse anche peggio, contribuisce pesantemente al cambio di ruolo sociale degli aventi diritto ai servizi. Questi ultimi sono stati, nel caso di specie almeno per dodici anni se non per sempre, magicamente trasformati da cittadini proprietari dei beni e servizi comuni quali erano in semplici, e spesso gabbati, utenti e consumatori.
Beppe Contin
Caro Beppe a proposito di "incompatibilità e conflitti d'interesse": è così lineare che il titolare della delega ai trasporti nel governo di una importante regione dell'Italia Centrale risulti essere almeno dal sito ufficiale della stessa regione dipendente (si presume in aspettativa) di Trenitalia? E laddove anche fosse eticamente compatibile e non confliggente, sarebbe a tuo parere OPPORTUNO?