Nonostante ne sia sempre stato affascinato, vedendola ergersi sull'orizzonte di fronte alle spiagge della costa orientale dell'isola d'Elba, non sono mai stato a visitare l'Isola di Montecristo.
Certo la sua fama deve molto al romanzo di Dumas ed a quelo piu' recente scritto dall'amico Prof. Tolini insieme al Prof. Zingoni, ma certo il suo passato incuriosisce ed affascina chi ha bisogno di vedere nella vita qualche cosa che trascenda il quotidiano.
In questi giorni alcuni miei cari amici hanno fatto un'escursione sull'isola, convinti che avrebbero trovato un paradiso pulsante di vita, protetta dalle molte norme poste a conservare la natura di quell'aspro scoglio che si erge orgoglioso in mezzo al mare, ma sono rimasti estremamente delusi e stupiti, constatando che sull'isola praticamente non c'e' vita.
Non un uccello, un insetto un roditore, solo alcune capre che brucano la poca erba che si fa posto tra le rocce.
Anche il mare, una volta ricco di pesce, sempre bramato dai molti pescatori che qualche volta hanno rischiato le patrie galere per appropriarsene, nelle vicinanze della scogliera appare ora quasi deserto.
Si percepisce nettamente che qualche cosa di inconsueto e pesante e' accaduto, pare di essere a MuruRoa, sterilizzata dai noti esperimenti atomici francesi.
Varrebbe certamente la pena di conoscere la realtà di quanto accaduto, per fugare ogni dubbio, se la conservazione rigorosa di un parco significa questo....
MP
Sa cosa mi ha ricordato gentile (ma mi par parecchio confuso) MP? Una visita che feci a Montecristo negli anni 80. L’iniziativa era stata organizzata dal WWF, ed era un'occasione imperdibile, perché allora ci volevano un mare di permessi per raggiungere l'isola, ma nel gruppo di ambientalisti che il capace aliscafo condusse da Piombino all’Isola si erano imbucati dei semplici curiosi, che per l’abbigliamento non mi parvero da subito attrezzati alla scarpinata in programma.
In particolare mi colpì una signora che mise il piede a terra tutta “in tiro” con tanto di Tacco 12.
Comicamente, dopo 100 metri di sentiero un sasso instabile traditore mi mise un ginocchio fuori uso e fui costretto a riguadagnare, tra moccoli e zoppia la spiaggia, imbattendomi ovviamente nella elegante Lady, tagliata fuori dall’escursione dai trampoli che calzava, che chiedeva all’esterrefatto guardiano “dove si potevano fare acquisti lì a Montecristo”
Ma torniamo all’oggi: Lei Signor MP, pur non essendo mai stato a Montecristo, sulla base di quanto raccontato da suoi misteriosi ed innominati “amici” (che francamente ci paiono aver preso terra con la stessa contezza della nostra signora coi tacchi), pontifica sulla salvaguardia di un’isola che ha un diploma europeo, è stata oggetto di una delle più apprezzate, a livello mondiale, operazioni di eradicazione del ratto nero e di ailanto, che ospita una delle maggiori popolazioni di Berte del mondo, e nota per ospitare una sottospecie di vipera e molti endemismi. Lo fa sulla base di impressioni riferite da alcuni signori che non si direbbero scienziati (visto che per determinare la presenza di vita marina si basano su un’occhiata data dalla costa ad una baia sabbiosa….) ed ha l’improntitudine (o la sfortuna) di farlo proprio mentre a Montecristo c’è una spedizione di alcuni dei più famosi entomologi europei a caccia di farfalle e insetti rari.
Signor MP, invece di scrivere per sentito dire di capre e uccelli, avrebbe potuto informarsi, magari andando a vedere il sito del progetto Life Montecristo 2010 ( http://www.montecristo2010.it/) ed avrebbe scoperto che a Montecristo, grazie al Parco Nazionale ed al Corpo Forestale dello Stato, si sono involate centinaia di giovani Berte minori che prima venivano divorate dai ratti, certo i suoi amici non potevano sentirle, perché le Berte hanno la brutta abitudine di stare in giro a pescare di giorno e ritornare al nido solo la notte, così come non potevano sentire e vedere le decine di migliaia di uccelli migratori che ora utilizzano Montecristo come punto sosta perché a quest’ora sono già nei loro siti di nidificazione nodeuropei.
Incurante del fatto che tutti quelli che sono stati a Montecristo, meno i suoi amici misteriosi, hanno vissuto un’esperienza esattamente opposta, Lei, guardando Montecristo da lontano, con un libro in mano, ma scrutando come gli antichi auruspici i segni nel cielo, magari le scie chimiche, scopre che Montecristo è deserta (non ci sembra mica da ora eh…) ed arriva addirittura a paragonare la gestione di Montecristo (che è riserva integrale gestita dal Corpo forestale dello Stato) agli esperimenti nucleari francesi a Mururoa.
Se è uno scherzo è di pessimo gusto. Caro signor MP, avrebbe fatto bene ad informarsi al Parco o alla Forestale o, ancora meglio ad andare di persona a Montecristo con una delle gite organizzate dal Parco per la gente dell’Elba che prima non ci sarebbe mai potuta, così semplicemente, andare, invece ha preferito leggere le scie chimiche di Mururoa.