Qualche mese fa fece un bel po’ di rumore una notizia di devozione filiale: un imprenditore laziale di successo, per togliere uno sfizio alla vecchia mamma che voleva andare a mangiare sul mare, la condusse al ristorante con il suo elicottero, atterrando direttamente sulla spiaggia maremmana a pochi metri dal prescelto ristorante, impippandosene di regolamenti e leggi.
Il tanghero in questione, che già si era segnalato all’attenzione del mondo per essere uno dei signori che la notte del terremoto all’Aquila se la ridacchiava al telefono con un compare, pensando ai lucrosi affari che avrebbero fatto, aggiunse così al suo carnet pure questa perla.
Ora anche noi elbani, che non vogliamo farci mancare niente, possiamo vantare di essere stati prescelti come teatro di una ancor più “audace” discesa tra i mortali di un eroe che prese terra (altro che sulle comode dune di Maremma!) sulla piccola spiaggia del Margidore, per di più guarnita di bagnanti piccoli ed adulti, sprezzando il pericolo e la generale incazzatura.
Essendo, al momento in cui stendiamo questo scritto, ancora in corso le indagini (di competenza della Capitaneria) non abbiamo contezza di chi possa essere questo U.F.C. (Unidentified Flying Cock - fava volante non identificata) né quale improrogabile urgenza (Il compleanno di una suocera? La necessità di portare a sorpresa dei fiori all’amato bene?), l’abbia spinto sui nostri lidi, certo è che coviamo in cuor nostro la speranza che il “prode” venga individuato e che – per usare un fine francesismo – gli venga fatto un culo come una capanna.
Eh sì cari lettori, ci restano terribilmente sullo stomaco, neanche con una paiola di bicarbonato digeriremmo, questi fottuti prepotenti che pensano che qualsiasi cosa sia loro permessa e concessa.
A margine della vicenda da segnalare un altro caso di più terricolo ma conclamato “favismo”: quello palesato da un tizio che ci degna sovente dei sui alti commenti, firmando con un nome che puzza di finto e, che per la smania, di screditare gli ambientalisti che avevano protestato per la vicenda ha scritto: “Bisognerebbe avvertire Legambiente che non è 'stato lo sbarco in Normandia ma il semplice atterraggio di un minuscolo elicottero”. Come dire: “M’ha preso a bastonate, sì, ma il leccio, non era tanto grosso!”