Ci sono certi giorni in cui ci prende la voglia di prendere la carta di identità per controllare se, per caso, a emetterla, in luogo che Portoferraio, non sia stato il comune di Macondo (di mariniana memoria).
La giunta Ferrari, piaccia o non piaccia, è senza dubbio un esempio di creatività senza pari, una fonte inesausta di originalità, irritualità, sorpresa.
Orbene, talune di queste "bizzarrie" sono innocue (come il mix di Fratelli d'Italia con la Rificolona dell'esordio), altre si profilano, a nostro opinabile parere, come delle autentiche sciagure (l'adalbertiano sogno di zeppare di auto in centro storico, solo scalinate - per ora - escluse), altre ancora lasciano fortemente perplessi (in attesa di una seduta sull'urbanistica allo Scoglietto, e una sulle imposte comunali alla Nave dell'Enfola, ci possono spiegare un po' che beata minchia c'entrano i problemi della sanità con Montecristo?), ma si profila anche una serie di uscite che sembrano entrate, tanto surreali da lasciare confusi, spiazzati.
Così ci siamo sentiti ieri a leggere (e poi a dover riportare) la notizia della nomina ad Assessore alla Sicurezza ed ai rapporti con gli altri Enti del Dott. Roberto Bufo, Magistrato, Avvocato, già Assessore (che si autodefinisce però "politico" su Facebook) di La Spezia.
Premesso che essendoci fino a ieri pomeriggio sconosciuto perfino il nome, dell'immaginiamo comunque valentissimo ac venerabilissimo neo-assessore, ragioniamo sulle deleghe che gli sono state conferite:
a) Sicurezza dei cittadini
In effetti Portoferraio è un luogo dove si delinque e microdelinque moltissimo! Al porto insieme ai passeggeri incazzati fissi (per la qualità ed il prezzo del trasbordo), sbarcano tonnellate di coca, le rapine si moltiplicano, non passa minuto che non ci sia uno scippo, un furto d'auto, un rapimento, uno stupro... Via Sotto i Zizzoli (Giuggioli per i foresti come il nuovo acquisto) e Piazza al Fico sono ormai assimilabili a Medelin ed al Bronx. Sotto l'imagine paciosa (e perfino un po' pallosa) la città di Cosimo nasconde la sua vera essenza di capitale insulare della malavita!
E pensare che per una serie di vicissitudini Portoferraio è probabilmente il comune italiano con il rapporto numerico più favorevole tra cittadini e forze dell'ordine, tanti tra Carabinieri, Poliziotti, Finanzieri (etc) peraltro spesso (ci si perdoni il bisticcio) comandati da ufficiali e funzionari di prim'ordine. Ah! forse hanno bisogno di qualcuno che li coordini perché da soli non lo sanno fare! Lasciamo perdere che almeno parzialmente una simile funzione dovrebbe essere svolta dal Vicario del Prefetto che opera nell'unica - ci pare - VicePrefettura d'Italia! Sono argomenti deboli ... la verità è che di un assessore alla sicurezza dei cittadini c'era proprio un bisogno impellente (ce l'avevano "in pelle" ... gli scappava! e l'hanno fatta, la nomina).
b) Rapporti con altri Enti
I soliti criticoni diranno: "Come? Un compito del genere affidato a rispettabile signore che nessuno - a parte chi sta in maggioranza e in giunta (e neanche tutti) conosce - che non solo dovrà misurarsi col complicato (e litigiosetto) mondo delle amministrazioni elbane, ma che proviene addirittura da un ambito regionale diverso? Se ci sarà qualche altra cooptazione (per il rispetto delle quote rosa) ci vedremo arrivare qualche Brunilde Alto-Atesina?" Ma queste sono quisquilie e pinzillacchere, siamo sicuri che il Bufo si metterà di buzzo buono (gratis perché non è previsto gli si dia un centesimo) a studiare la frastagliata realtà, la storia, la cultura e financo le tradizioni dei suoi nuovi conterranei, del comprensorio, della Provincia e della Regione in cui è venuto o ce l'hanno mandato. Scommettiamo che fra un paio di settimane parlerà in slang ferajese come l'architetto "Lolo" Serena, neanche si immaginerà che ha appena lasciato quelle contrade dove aspro il "belin" suona.
Fatta quindi piazza pulita degli sterili interrogativi chiudiamo affermando che hanno fatto benissimo gli amministratori e maggiorenti del centrodestra, a cui è stato chiesto da colleghi una dichiarazione sulla un po' criptonomina, a rispettare un rigoroso silenzio, chi, perché, forse, ne sapeva in rima quanto Galeazzo, chi per fare salire la "suspence" in attesa di svelare a tutto l'universo mondo la "ratio", del suo nominare.
Bene, bravi, bis! (anche tris!)
Come decani dei giornalisti in servizio permanente effettivo dell'Isola d'Elba, rivolgiamo (a nome della categoria) un caloroso e festoso ringraziamento a tutto il baccellaio; continuate così e non ci mancheranno mai argomenti per scrivere.