Quasi ogni giorno c'è la fila davanti al distributore portoferraiese di acqua "trattata" di Via Vittorio Emanuele. Spentasi la querelle tra vecchi e nuovi amministratori, su chi era responsabile del suo temporaneo restare a secco, una volta ripristinato il servizio, i cittadini hanno ripreso a farne abbondante uso.
Ora riprendendo quanto scriveva un cittadino, su camminando, ci pare che sarebbe il caso che la giunta Ferrari (con ASA) pareggiasse almeno il conto con chi l'ha preceduta, piazzando almeno un altro distributore, meglio se più accessibile anche dai poveri cristi che come noi dimorano nei popolosi dormitori della Sghinghetta e zone limitrofe: Chiesa a parte (con annesso campino di calcetto) non c'è uno spazio o servizio sociale che sia uno nel raggio di miglia, così almeno noi indigeni del Brunello e di val di Denari si pole fa' du' chiacchiere mentre si fa la coda per l'acqua.
Le competenze acquee a questa Giunta non dovrebbero mancare, in primis per l'attività professionale già svolta dal primo cittadino, in secundis per la dimestichezza idrica palesata dalla compagine di governo tutta.
Ne sono prova il lungo viaggio sulle acque per il bizzarro consiglio napoleonico incompiuto di Montecristo, il criticato contemporaneo ittico andare sulle acque in barchetta (in tutti i sensi) dell'assessore Bertucci, e soprattutto diversi discorsi, uscite e scritti "a viaggio d'acqua" di cui la Biscotteria è parsa già fonte generosa gia dai primi vagiti della neonata squadra (dalli buio!) che impera gloriosa.