Ci siamo ricordati che molti anni fa un maggiorente isolano che rivestiva contemporaneamente le cariche di Sindaco e Presidente della Comunità Montana, in questa ultima veste scrisse ai Sindaci dell'Elba (e quindi anche a sé medesimo) sollecitando non ricordiamo quale adempimento, ci ricordiamo però, che rispondendosi (direttamente o attraverso qualcuno della sua giunta comunale) si disse di no, che non poteva.
Il curioso episodio ci è tornato alla mente dopo aver letto l'interpellanza di Cambiare in Comune che in chiusura recita: "Stante l’importanza della tematica prospettata (dallla consigliera Del Torto NDR) si chiede al Presidente del Consiglio (Del Torto NDR) di iscrivere la presente interpellanza all'ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale..." firmato Del Torto.
Qui ci immaginiamo che qualcuno dirà che in questo caso l'istanza presentata dalla Del Torto Consigliera sarà sicuramente accolta dalla Del Torto Presidente visto che tra loro due vanno d'accordo in quanto sono una, però... la cosa almeno in teoria è meno scontata di come potrebbe apparire.
Il ruolo di un Presidente di un Consiglio Comunale è infatti diverso da quello del Sindaco e da quello del semplice consigliere che sono per definizione di parte. Il Presidente essendo organo di garanzia deve stare sopra le parti, interpretare il comune sentire del Consiglio. Per questo tecnicamente non ci sarebbe niente da eccepire, se, cambiata la giacca, dopo opportuna riflessione. il Presidente Del Torto rispondesse: "Stimata consigliera Del Torto, sentito il Sindaco e i Capigruppo, non ravvisando nella tematica prospettata l'urgenza da lei (cioè me) rappresentata, ritengo opportuno che essa sia trattata in una seduta del consiglio successiva alla prossima ..." firmato (ovviamente) Del Torto ...
Ovviamente, ripetiamo di non credere che Del Torto dia del torto a Del Torto, ma nel consiglio comunale di Macondoferraio la realtà riesce sempre ad oscurarare la fantasia, quindi...
Orbene ci sarà qualcuno sorpreso di questa amabile presa di culo dedicata ad una delle opposizioni di Sua Maesta Mario (una per ora, per Cosetta & c. il colpo è già in canna), mentre è notorio che ci divertiamo molto di più a mettere alla berlina chi governa di qualsiasi parte sia.
Ci abbiamo provato ripetutamente, infatti, a "impallinare" il predecessore di Ferrari, pure scrivendo cose terrificanti sul suo conto, ma egli aveva a disposizione due armi micidiali: una difensiva (è peggio di un muro di gomma, è un muro di "Pongo", non ci rimbalzi, ci rimani appiccicato) ed una offensiva (è un formidabile produttore di chilometriche supercazzole che usa senza ritegno quando non sa o non vuole rispondere, ed è capace di schiantarti con esse prendendoti per sfinimento mentale, sonno o fame) . Per questo riuscire ad inchiappettarlo (sia inteso in senso estremamente figurato) dava una perticolare soddisfazione.
Questi ultimi? la Ferrari's Band? non si spara sulla Croce Rossa! Per usare un'altra metafora maliziosa ferajese: "basta spinge'", e certe volte neppure serve, perché trovano il verso di intramagliarsi da soli,
Peria e soci ci facevano spesso incazzare, questi (al momento) fanno quasi tenerezza da quanto appaiono fuori ruolo, con l'eterna espressione "ma ci so' venuto o mi ci hanno mandato?" che hanno stampata sul viso; e pure il Sindaco, quando assume l'aria trucibalda del decisionista proclamatore, ci si aspetta da un momento all'altro che si metta a parlare con la voce di Paperino.