Avevo addosso le stellette (quindi è passato più di un giro di sveglia) ed ero a Vicenza e mi trovai in una discussione animata ai confini del litigio con un altro militare, ma di nazionalità statunitense, che continuava "a smenarla" un po' a ragione e parecchio a torto con "l'arretratezza della popolazione italiana".
"Ma cosa dici - gli dissi a pazienza scappata - ma lo sai che da noi in Toscana la pena di morte - che voi barbaramente ancora applicate - e la tortura, furono abolite quasi cento anni prima che voi aboliste la schiavitù?"
Non sono state molte altre le occasioni in cui ho esternato "orgoglio di patria" un po' per pudore ed un po' per terrore, considerando i crimini di cui il mio paese si era macchiato quando il nazionalismo impazzava. E poi era obbiettivamente difficile conciliare la fierezza delle proprie radici territoriali mentre si cantava "nostra Patria è il Mondo Intero - nostra legge è la Libertà", si, forse sognando Utopia.. ma sinceramente.
Oggi all'avverarsi di un sogno, forse modesto, ma tirato fuori dal cassetto e raccontato con frequenza, almeno negli ultimi venticinque anni, ho avvertito il piacere di essere cittadino di Toscana.
E' accaduto che, prima in Italia, questa Regione (con la cui guida politico-amministrativa non mi trovo spesso in sintonia) si è data una legge con la quale si frena il consumo del territorio, a sancire il sacrosanto primato dell'interesse pubblico, a stabilire un principio di civiltà, di cultura, di attenzione al futuro degli esseri umani, toscani e non.
Ed è anche confortante che la larga maggioranza dei rappresentanti della nostra cittadinanza abbiano compiuto questa scelta di progressista conservazione del paesaggio, e che, tra chi ha votato le nuove norme, ci siano anche gli eletti in regione dalle stesse forze politiche che all'Elba contestano il Piano Paesaggistico e chiedono deroghe, flessibilità, aggiustamenti... in pratica spazio per continuare a cementificare (a consumare, appunto, territorio).
Sarebbe un giorno da celebrare, magari salendo su una delle tante colline dell'Isola che offrono irripetibili scorci, e per guardarsi intorno con qualche pizzico di fiducia e di ottimismo in più, per i tempi che verranno.