Un bel niente col manico d’argento. Questo prometteva mia madre a cavallo fra gli anni 50 e 60 a me bambino quando chiedevo regali che non fossero quelli canonici del compleanno o natalizio/befaneschi.
Va bene, mi diceva, ti regalo un bel niente col manico d’argento. Mi perdoni il Presidente di Toremar per l’accostamento della sua figura a quella di una modesta signora di tanti anni fa ma la lettura delle interessanti novità annunciate con una certa, diciamo così, burbanza, da parte della Compagnia in occasione della cena di Natale, me l’hanno fatta ripensare e di questo la ringrazio.
A parte il refitting (che a giudicare da quanto già avvenuto sulle altre navi risulta più estetico che funzionale), il wi-fi e le prese per ricaricare le nostre diavolerie, che trovo utili ma fanno parte della normalissima evoluzione dei servizi ai passeggeri, per il resto, spiace pensare che l’esiguità dello sconto ai proprietari di seconde case non potrà influire se non marginalmente sulle loro presenze all’isola risultando alla fine inferiore al 10% della spesa complessiva (preventivo fatto per auto media+2 adulti e 2 bambini per andata il 12/12 pv. e ritorno il 14/12 – prezzo scontato: euro 150,78 su un totale di euro 166,42). Quanto sopra insomma è molto vicino al niente. La cosa che tuttavia colpisce di più è la toremar week, che poi sarebbe il manico d’argento di materna memoria, otto giorni otto di festa, uno in ognuno dei numerosi comuni elbani allo scopo dichiarato di “far si che che il turista possa conoscere e apprezzare le bellezze di questa meravigliosa isola” . Vien da pensare che, considerato che toremar è corposamente finanziata con denaro dei contribuenti toscani allo scopo di garantire la continuità territoriale, per “far si che il turista ecc. ecc.” sarebbe sicuramente più efficace portarcelo a prezzi realmente concorrenziali con quelli degli altri operatori sul canale (pochi l’estate e nessuno l’inverno).