Sono certo che ancora per qualche giorno da quando quei due suonati hanno sforacchiato tutta la redazione del charlie ebdo, facendo di quei quattro figl’e 'ntrocchia (nel senso nobile della locuzione) i martiri della libertà di stampa, nessuno avrà il coraggio di censurare alcunchè e dunque, da navigato opportunista, ne approfitto per pubblicare una pacata quanto acuta riflessione sulle religioni di Francois Cavanna. Costui, uno dei padri fondatori del Charlie, è riuscito fra l’altro a fregare anche i terroristi morendo motu proprio nel gennaio del 2014.
Leggete senza scaldarvi:
Voi,
cristiani,
ebrei,
mussulmani,
buddisti,
induisti,
scintoisti,
avventisti,
panteisti,
testimoni di questo e di quello,
satanisti,
maghi,
chiromanti,
fanatici dello yoga,
Voi,
che tagliate la pelle al pisello dei vostri bambini,
che cucite la passerina alle vostre bambine,
che pregate in ginocchio,
che pregate a quattro zampe,
che pregate su una gamba sola,
che non mangiate e questo e quello,
che vi segnate con la destra,
che vi segnate con la sinistra,
che vi votate al diavolo perché delusi da dio,
che pregate perché cada la pioggia,
che pregate per vincere al Lotto,
che pregate per non beccarvi l’aids,
che vi mangiate il vostro dio in sfogliatelle rotonde,
che non pisciate controvento,
che credete perché è conveniente,
che venerate le reliquie,
che vi confessate e poi ricominciate,
che non volete discendere dalle scimmie,
che benedite le armi,
che bruciate i libri non potendo più bruciare gli uomini,
che comincerete a vivere dopo la morte…
Tutti voi,
che non potete vivere senza babbonatale e senza papaCecco,
tutti voi,
che non sopportate di essere solo una bistecca cui è collegato un cervello,
tutti voi,
che avete una paura fottuta di morire e siete pronti ad accogliere qualsiasi menzogna rassicurante,
tutti voi,
che vi siete fabbricati un dio perfetto e buono e stupido, meschino, sanguinario, geloso e così avido di lusinghe quanto il più meschino, il più sanguinario, il più geloso, il più avido tra voi,
tutti voi,
per favore
piantatela di romperci i coglioni.
Date sfogo ai vostri salamelecchi nel segreto dei vostri covi, chiudete bene la porta, noi non verremo a disturbarvi,
ma, soprattutto, state lontano dai nostri bambini.
Oh, davvero, piantatela di romperci i coglioni, per favore!
Da "Lettre ouverte aux cul-benits", di François Cavanna.