Il giorno 19/07/2012 con uno scirocco leggero Schiopparello diventava la spiaggia più bella del golfo, tutto questo ringraziando il sindaco e gli assessori che hanno pulito l'arenile con le ruspe.
La giornata veniva guastata comunque da bambini che senza guinzaglio né museruola giocano sulla spiaggia libera facendo anche la cacca dove capitava, prontamente ripresi dalla bagnina tutto tornava alla normalità.
Ovviamente stavo scherzando,la spiaggia non è stata pulita da nessuno, vorrei ricordare a tutti il bisogno di far rispettare le regole per non essere costretto mio malgrado a difendermi da soprusi continuamente messi in atto da padroni di cani, che non hanno il minimo rispetto per gli altri bagnanti; i responsabili preposti al controllo della spiaggia si accaniscono contro un bambino che pesca con canna fissa ma non intervengono quando un padrone lascia libero il cane, rendendo pericolosa la vivibilità della spiaggia per i bambini.
Gradirei che mio figlio e gli altri avessero gli stessi diritti riservati ai cani ricordandovi che i cani ancora non hanno diritto di voto.
Osvaldo Arnaldi
Gentile Signor Arnaldi
Sulla questione dopo essermi trovato, in età matura, nel ruolo di cogestore di una "bestiolina" di stazza superiore al mezzo quintale, affettuosa e dolcissima (e perfino silenziosa) ma, ovviamente espletante funzioni fisiologiche proporzionate, mi trovo ogni giorno a fare i conti con il problema da lei spiritosamente sollevato, pur se solo episodicamente in ambiente balneare.
Mi è venuta in soccorso, per farmi una convinzione sul problema, la lucidità mentale di una delle più acute filologhe e pensatrici del nostro tempo, parlo di Luciana Litizzetto che affrontando il tema dell'uso del lemma "STRONZO" (che Wikipedia fa risalire etimologicamente, alla Trapattoni, al germanico "strunz" (!), ma che in un vecchio Zanichelli mi ricordavo di aver letto come più aulicamente collegabile alla espressione latina "struntii truncus", decisamente pre-germanica e pre-trapattoniana) aveva mirabilmente sintetizzato:
"Se abbandoni il tuo cane sei uno STRONZO, se abbandoni lo STRONZO del tuo cane, sei uno STRONZO"
Come dire che bambini e cani possono a mio giudizio tranquillamente coesistere pure in determinati spazì balneari, purché essi siano usati con correttezza e coscienza e siano sorvegliati e gestiti come si deve, e non "alla cazzo di cane" - per restare in argomento, in primis dai conduttori (padroni è una parola che mi fa venire l'orticaria anche riferita alle bestie) dei canidi di che trattasi.
Tra l'altro studi (seri) in barba alle preoccupazioni di un'igienismo che talvolta si presenta in forme decisamente maniacali, hanno dimostrato che una "giusta" vicinanza dei cuccioli della specie Homo sapiens sapiens ed esemplari di specie diverse, nel conto profitti e perdite dei contatti naturali, risulta molto positivo, che i bambini cresciuti in ambienti dove vi sono animali sono statisticamente meno esposti ad un tot di patologie pure rilevanti, quindi più sani.
Su tutte le malattie allergologiche la cui incidenza si va spaventosamente elevando di pari passo con l'inurbazione, e la marginalizzazione dei contatti tra umani vita animale e pure vita vegetale.
Ci ammaliamo molto di più cioè per il nostro innaturale vivere che per i contatti con le altre specie naturali floro-faunistiche del pianeta, ma questo è un ragionamento che come in un rosario si tirerebbe dietro i grani (o le grane) della qualità della vita, dell'ansia sviluppistica, dei modelli culturali, di quello che si intende per ricchezza, benessere, progresso.
Ma il discorso ci porterebbe assai lontano dalla spiaggia delle Prade quindi termino augurando paritariamente ai suoi bambini ed alle "persone a quattro zampe" un gioioso (e pulito) permanere in spiaggia.
sergio rossi