Caro Direttore,
avevo pensato ad uno scherzo quando un amico mi aveva riferito delle proposte programmatiche per il rilancio dell’economia elbana avanzate da tal Cosimi Luca, candidato di Forza Italia dalle asserite ascendenze elbane.
Poi, effettivamente, leggo che questo vero genio della finanza propone di rimediare alla crisi di presenze e rilanciare l’economia incentivando il gioco d’azzardo e –udite udite- il meretricio, “per fare diventare l'Elba l'isola più conosciuta e frequentata d'Europa tutto l'anno”
Vero è che dalle parti del vecchio re Silvio la prostituzione è vista con una certa qual benevolenza, ma per i cittadini elbani le strampalate proposte del sig. Cosimi risultano più esilaranti che offensive. Se qualcuno dovesse farsi un appunto sul taccuino si annoterà probabilmente il nome dell’autore, per non rischiare di votarlo per errore.
Concludo con un’ultima considerazione: mi auguro che, vista la ricetta scaccia-crisi che propone per l’Elba, il nostro candidato non si trovi mai ad avere problemi economici in famiglia…
Il grullo parlante
Stimato Signor Grullo
La sua lettera giunge con perfetta tempestività poiché, vista la generale reazione alla pubblicazione dell'articolo a cui anche Lei si riferisce, è un bel po' che sto qui, rifletto e mi perplimo.
Orbene signor Grullo, sta diventando quasi un luogo comune parlare della disaffezione che crea distanza tra la politica e la comune cittadinanza: sono sempre i migliori ad andarsene - dei politici non ci si può fidare, sono tutti uguali - non esistono più le mezze stagioni etc.
La riprova dello scarso medio interesse per gli argomenti usati dai diversi soggetti impegnati nelle campagne elettorali (quella corrente ben inclusa) chi fa un mestiere come il mio ogni giorno - come disse Bob - la può vedere con mano.
Nella scala della popolarità e del gradimento (riscontrabile dai numeri dei lettori della singola notizia che abbiamo ormai in tempo reale) le esternazioni di politici e amministratori, le roboanti presentazioni di candidati, gli annunci di discese in campo etc, si piazzano mi creda molto male.
Ad esempio il rapporto tra chi legge la cronaca (nera o bianca o rosa che sia) e chi è avido (si fa per dire) di notizie relative alla politica locale è schiacciante. Quando un amministratore riesce, su questo modesto giornale, a superare le 4/500 consultazioni, più che un successo è grasso che cola.
Ordunque, lei può anche maramaldeggiare fantasticando la forzosa trasformazione delle nonne in croupier (siamo stati buoni), per il riassetto di bilanci familiari, ma se torniamo al nostro giovane vagheggiatore di pipate a tariffa, ci accorgiamo che, sia pure rimediando una sonora presa di culo, egli è riuscito ad imporsi all'attenzione di alcune migliaia di persone. Non c'è dubbio che scrivendo su Facebook quelle sette o otto favate ("scervellate quisquilie" per i continentali) con la nostra complicità, sia diventato all'Elba molto più noto, ad esempio, del suo capolista Mugnai.
E non sono fino in fondo concorde con Lei, Signor Grullo, che questa notorietà giochi solo negativamente per il nostro partigiano di bische e lupanari (regolari però eh!). E no gentile grullo! secondo me un suo bacino consenso, e pure una potenziale schiera di fan se li è creati. Infatti non solo la mamma dei tonti è sempre incinta, ma quella degli arrapati ha frequenti parti plurigemellari.
Stia a vedere se sul taccuino qualcuno non se lo segna davvero a fin di voto!
Anche se non c'entra con l'oggetto del nostro scrivere termino citando quello che per me è il più geniale intellettuale che Pescara abbia dato al mondo (che non è D'Annunzio ma Ennio Flaiano), il quale definì un giorno (ci pare) un politico: "Un cretino illuminato da lampi di imbecillità"